Di Natale-Camoranesi: tornano le ali a fare la differenza
Gli azzurri superano con un tondo 3-1 i modesti avversari della nazionale belga. Tutto facile per gli uomini di Donadoni che nella prima frazione avrebbero potuto dilagare ulteriormente viste le palle gol create. La doppietta di Di Natale (9°pt e 41°pt) e la rete di Camoranesi (4°st) mettono il sigillo su una prestazione maiuscola dei due azzurri. Secondo tempo a ritmi più compassati con sperimenti in campo e ingressi per Del Piero, Cassano e Borriello. Gol della bandiera di Sonk allo scadere di gara dopo l’assalto finale dei giocatori belga alla ricerca di un reazione di orgoglio dopo tanto subire in campo. FIRENZE ABBRACCIA TONI – Si parte con gli applausi per Luca Toni (prima e soprattutto e un po’ inaspettatamente alla sostituzione), un giocatore che ha fatto una parte dalla storia in viola, ma anche per tutti gli Azzurri. L’entusiasmo intorno ai campioni del Mondo in carica non è evaporato. Merito delle scelte tecniche di Donadoni che ha saputo al meglio gestire uno spogliatoio che rischiava di mutare dopo la lunga spirale ascendente. 4-3-3 AQUILANI DAL PRIMO MINUTO IN CAMPO – La novità più grande è stata la presenza in campo dal primo minuti di Aquilani in luogo di Ambrosini a dare un assetto più offensivo ad una squadra schierata con un 4-3-3 mascherato da Di Natale e Camoranesi sempre utili in fase di copertura. Per il centrocampista giallorosso il giusto tributo dopo una stagione brillante dopo un’alternanza di prestazioni maiscole ma anche di frequenti stop per infortuni. CAMORANESI FONDAMENTALE – E’ la chiave del gioco azzurro a prescindere dell’importanza degli altri della rosa. In chiave tattica è l’uomo che attacca costantemente in profondità lo spazio e crea le condizioni migliori sia per i cambi di gioco che per i rifornimenti costanti per Toni e per gli inserimenti di centrocampisti e difensori. Da Gattuso a Panucci tanti sono le varianti che con lui diventano innumerevoli. Duttile e in uno stato invidiabile di forma potrebbe essere la chiave che potrebbe in qualche modo giustificare la presenza di una sola maglia da affiancare all’indispensabile Toni. A MEMORIA E IN GRAN FORMA – Il gioco scorre fluido, la squadra in palla anche perché gli avversari fanno giocare e giocano senza particolari tatticismi. Una nazionale, quella Belga, costituita da nomi non di serie B ma che gestiscono la gare senza lo stesso ardore degli azzurri. Comprensibile.
Pirlo distribuisce una marea di palloni e sembra quasi che l’apporto di Gattuso sia necessario. Se poi c’è Toni a far salire e giocare la squadra, il pallino del gioco resta quasi sempre nelle mani degli uomini di Donadoni. Gioco a memoria grazie anche ad un invidiabile condizione fisica di tutti gli 11 in campo. Armonia che necessità un’adeguata condizione fisica. Il finale di stagione non ha al momento tolto fiato agli azzurri. L’ORO DI CASSANO, TRIO DELLE MERAVIGLIE IN CAMPO - Se la staffetta Di Natale-Del Piero era preventivabile, un po’ meno è stato vedere in campo Toni e Del Piero insieme a Cassano in un esperimento di 4-3-3 molto improbabile ma allo stesso sempre spettacolare. Pochi minuti e subito i tocchi deliziosi dell’attaccante blucerchiato fanno capire la classe immensa del giocatore. Meno efficace di Camoranesi ma stilisticamente molto bello da vedere. Il gioco vive di spunti però e con il passare dei minuti si perde smalto a centrocampo così da concedere più spazio alla replica dei belgi che si innervosiscono dopo la 3° rete azzurra e pian piano trovano spazi e convinzione in avanti. Trio delle meraviglie che a tratti regala spettacolo e una clamorosa occasione fallita da Borriello a porta vuota. Trio che però appare improponibile contro nazionali più compatte a centrocampo come Francia e Olanda. LE PAGELLE DEGLI AZZURRI:
Buffon 6.5; Panucci 6 (Grosso 6), Cannavaro 6.5 (Chiellini 6), Barzagli 6.5, Zambrotta 6; Aquilani 6.5 (Ambrosini s.v.), Pirlo 6.5, Gattuso 6; Camoranesi 7.5 (Cassano 6), Toni 7 (Borriello 5), Di Natale 8(Del Piero 6).All: Donadoni 6.5 - articolo letto 180 volte