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2008-06-07

Aspettando gli Europei: storia della Nazionale dal '94 ad oggi (15°parte)


DIMENTICARE ROTTERDAM - Intanto nell’altra semifinale la Francia ha battuto agevolmente la mezza rivelazione del Portogallo con un gol di Zidane dal dischetto e perciò si riproporrà in finale la partita dell’Euro ’00 che ci vide perdere in una maniera inverosimile.
Il ricordo di quel “dramma” è ancora vivo in tutti i nostri tifosi e nei pochi azzurri presenti in quella serata maledetta, come Cannavaro, Totti e Del Piero (Nesta purtroppo non ha recuperato dall’infortunio rimediato coi cechi e sicuramente non potrà riessere della “ripetizione” di quel match), quest’ultimo additato da tutti come il colpevole principale di quella disfatta, visto che non realizzò due reti…realizzabili.
Comunque, ogni match fa storia a se e perciò non dovremo assolutamente farci intimidire dai precedenti sfavorevoli degli ultimi 20 anni.
È da 12 anni che non giochiamo una finale iridata e la nostra Nazione non sale sul gradino più alto del podio da 24, quindi i nostri hanno il dovere di lasciarsi una volta per tutti il futuro alle spalle, senza “temere” la conquista del 4° titolo che ci isserebbe ad un passo dai pentacampioni brasiliani.
Forza azzurri, è l’ora che il tanto auspicato sogno si tramuti in realtà. E che la gloria sia con voi (e con noi)!
CAMPIONI DEL MONDO!
FINALE GERMANIA 2006 (BERLINO, 9 LUGLIO) ITALIA-FRANCIA 1-1 (ZIDANE r., MATERAZZI)/ 5-3 RIGORI (Pirlo ok, Wiltord ok, Materazzi ok, Trezeguet traversa, De Rossi ok, Abidal ok, Del Piero ok, Sagnol ok, Grosso ok)
Formazione e pagelle Italia: BUFFON 7-GROSSO 6, MATERAZZI 7,5, CANNAVARO 8, ZAMBROTTA 6- PIRLO 7, GATTUSO 6,5, PERROTTA 6 (IAQUINTA 6), CAMORANESI 6 (DEL PIERO 6), TOTTI 4 (DE ROSSI 5)- TONI 6 c.t.: LIPPI 5,5
Note: al 5° minuto ammonito Zambrotta; al 6° Materazzi atterra in area Maloudà ed è rigore; al 18° ca. Materazzi pareggia di testa su corner battuto da Pirlo; Toni ha colpito una traversa(sempre su corner di Pirlo) ed ha avuto annullato un gol per fuorigioco esistente; al 3° s.t.s. espulso Zidane per una violenta testatala petto di Materazzi.
ITALIA IN FESTA - Gli azzurri ce l’hanno fatta! La GLORIA iridata è stata raggiunta.
Sembra un sogno. Non lo è.
I nostri eroi c’hanno portato a casa la COPPA DEL MONDO!
Siamo i più forti del Pianeta, dell’Universo, siamo in cima al Mondo.
Malgrado il gioco non proprio pregevole, malgrado le scelte di Lippi contestabili, come quella di impiegare un irriconoscibile Totti sempre e comunque.
Malgrado avessimo trovato sulla nostra strada i padroni di casa, malgrado avessimo incrociato in Finale la bestia nera francese, malgrado Toni e tutti gli altri attaccanti non siano stati al massimo della condizione.
Abbiamo mandato in gol 10 giocatori, da Pirlo (uno che non ha proprio il fiuto del bomber…) a Materazzi (prima di questo Mondiale non aveva visto la rete in maglia azzurra), da Zambrotta (2° gol in azzurro) a Inzaghi, da Iaquinta (mai in gol) a Pinturicchio Del Piero (nonostante abbia giocato col contagocce…), da Grosso allo stesso Toni, a Gilardino.
Ciò mostra nel miglior modo la nostra prerogativa principale che è stata il compattamento del gruppo, cosa che ad esempio non si intravedeva nemmeno nei galattici del Brasile, maggiore delusione del torneo che agli ottavi, guarda caso, aveva eliminato la sorpresa assoluta del Ghana, unica compagine africana ad arrivare agli scontri diretti, per un continente che ha fatto registrare un passo (anche due…) indietro rispetto alle esibizioni precedenti.
Nel Mondiale in cui i grandi fuoriclasse hanno deluso (Van Nistelrooy, Totti –anche se non mi pare proprio degno di tale aggettivo-, Riquelme, Tevez, Kaka, Ronaldinho, Beckham, Raul, Prso…), l’Italia ha fatto tesoro dello spirito di squadra che l’ha portata a trionfare nonostante la palese inferiorità tecnica manifestata rispetto alle altre contendenti per l’iride.
Così dopo 24 anni la storia, anzi la leggenda, ritorna a coinvolgerci. Era ora!
Non ne potevamo più delle cocenti delusioni degli ultimi decenni; su tutte la Finale Euro ’00 persa proprio contro i “bleus” nella maniera più incredibile ed immaginabile.
Un k.o. che solo con questo Mondiale poteva in un certo qual modo, se non cancellato, almeno attenuato nella sua “crudeltà”.
Non ne potevamo più di quell’urlo ’82 di Tardelli presentato come l’episodio sportivo del secolo cui per forza dovevamo misurarci.
Adesso, viva Dio, ad emblema della nostra gloria potremo prendere da modello l’urlo (in semifinale) di Grosso o di Del Piero, uno dei rigori trasformati in Finale dai vari Pirlo, Materazzi, De Rossi, Del Piero e Grosso, eroe improvvisato del torneo azzurro.
Quest’Italia non la dimenticheremo più. Il racconto di questa sofferta vittoria rimediata contro la Francia sarà tramandato di generazione in generazione.
Sarà ricordato come il 4° titolo del Mondo che ne fa al momento la Nazione pluristellata d’Europa, la seconda in assoluto dopo il 'dio' Brasile (5 iridi).
Sarà rimembrato come l’apice della gloria dopo (scherzo del destino) aver toccato il fondo in campionato.
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