In molti qui in Italia si auguravano un punto e così è stato. Un pari, il primo del torneo. Il primo forse il più deludente tra quelli che ci attenderanno. Perché la Francia fa poco per vincere e la Romania non ha dato l’idea di voler rischiare più del dovuto. E così le fiammate di Ribery non bastano e così Mutu esce presto di scena. La ripresa non cambia l’essenza della gara anche se la Francia sembra partire con la voglia di accelerare i ritmi o per lo meno provarci. Un 4-4-2 che lascia poco spazio a fantasia e manovra. Più di un sospetto ci giunge sulla condizione fisica precaria di molti uomini di Domenech. Che siano già davvero alla frutta? MUTU-ANELKA SCANDANO I MOTORI – speculari moduli di gioco, 4-4-2 e squadre molto corte. Le novità tattiche riguardano la posizione di Chivu a centrocampo (in Italia siamo stati abituati a vederlo in difesa) e Mutu che spesso si trasforma in seconda punta al fianco di Niculae. Fase di studio e piccoli sussulti da registrare in questo avvio. A Mutu che cerca di seminare il panico in area francese ma fermato da ben tre difensori, ad Anelka che prova una conclusione di voleè che si alza sopra la traversa. SQUADRE BLOCCATE, SOLO UN GUIZZO RIBERY – tempi duri per i fantasisti. In queste sfide così equilibrate e con le difese ben abbottonate non c’è spazio né per Mutu da un lato né per Ribery dall’altro. Segnaliamo al 22esimo la prima giocata sulla fascia destra francese che fa guadagnare solo un angolo. Le squadre puntano ai lanci lunghi, a centrocampo è grande battaglia. 32 e 36 ANELKA – gara compassata dai ritmi molto lenti. Di conseguenza le azioni si fanno desiderare e le difese sembrano aver preso le misure ancora prima che gli attacchi abbiano pensato ad una degna offensiva. E allora al 32esimo ricordiamo Anelka con uno stacco di testa che non ha esito positivo: palla alta sopra la traversa. Al 36esimo è ancora l’attaccante francese e provare una girata al volo ma da posizione quasi impossibile: tiro esterno, palla fuori. Le difese non rischiano niente, la partita resta statica. SI SVEGLIA MALOUDA? – questi sono i campioni, quando sanno dal nulla creare qualcosa di speciale. Malouda, spettatore non pagante della prima frazione di gioco ha impiegato un’azione per far capire che se vuole può far davvero male. Siamo al minuto 4 un suo guizzo e una conclusione potente mette i brividi a Lobont. IN CATTEDRA RIBERY – le uniche incursioni degne di nota passano anche adesso per i piedi del fantasista francese che sembra predicare nel deserto. Partenza che faceva presagire una Francia diversa, pronta all’assalto e invece con il passare dei minuti anche questa foga sembra sfinire anche prima di mettere alle corde una Romania che non è mai parsa davvero in difficoltà. TUTTO PER L’X – la ripresa è una riproposizione della prima frazione di gioco con qualche bollicina in più. Troppo poco per togliere lo zero e quindi il primo pari di questo europeo. Se si devono registrare interventi dei portieri si fa fatica a trovare qualche spunto degno di nota. E così possono far festa i tifosi rumeni perché la loro nazionale hanno tenuto testa ad una Francia vista solo in brevissimi sprazzi e con poche idee. Se queste due nazionali devono spaventare la nostra, vista la gara di oggi, si può restare relativamente tranquilli… - articolo letto 247 volte