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2008-06-13

Brividi dall’est, Buffon più di una speranza…


96 minuti di passione, di emozioni e colpi di scena. Che questo europeo non era semplice lo si poteva immaginare, che poteva essere una sofferenza superiore ai mondiali forse un po’ meno.
La Romania con il coltello fra i denti ha venduto cara la vita. Pressing a tutto campo e tiratori scelti per mettere i brividi a Buffon & company.
Se poi ci mettiamo anche delle decisioni arbitrali per lo meno discutibili sicuramente penalizzanti (su tutti la rete regolarissima annullata a Toni) il cammino non può che essere in salita.
Comunque vada l’ultimo turno sarà una finale nella finale. Ancora una volta la Francia deciderà il nostro futuro… in Europa c’è voglia di riscatto…
LE ALI AZZURRE PRENDONO QUOTA - sono gli esterni azzurri, Grosso e Camoranesi a dare le prime emozioni, le prime scosse alla squadra. Dai loro cross, dai loro inserimenti che gli uomini di Donadoni producono le azioni che mettono un po’ in crisi la retroguardia rumena.
Il piglio è diverso da quello della sfida con l’Olanda tuttavia di occasioni nei primi minuti non se ne vedono.
ROMANIA METTE I BRIVIDI – gli uomini del ct Piturca non restano certamente a guardare anzi la giocano a tutto campo con un pressing molto valido e creando diverse azioni pericolose.
In due circostanze è il numero uno azzurro a salvare: al 16esimo è Mutu ad impegnare Buffon con un diagonale velenoso. Al 18°esimo è Tamas ad impegnare il portierone azzurro dalla distanza. Quindi al 19esimo è clamoroso il palo colpito da Chivu su deviazione di tacco di Panucci, recupera poi la difesa. Al 29esimo è Rat a scagliare un sinistro da 30 metri che esce a lato di un non niente.
IMPATTO TREMENDO – episodio che ha fatto rimanere gli spettatori: al 21 esimo Radoi e Rat hanno un impatto violento di testa su un riinvio della difesa romena.
Nello scontro ha la peggio Radoi che a causa di un brutto taglio sulla fronte e del sangue perso è stato costretto ad uscire di gioco.
Per Rat una fasciatura e tanto coraggio nel voler continuare a stare in campo e nell'onorare con grande impegno il match.
ACUTI AZZURRI NEL FINALE TEMPO – piccola tregua della nazionale rumena e Italia che prova a chiudere la prima frazione di gioco in avanti. Le occasioni da rete non tardano ad arrivare e qui sale in cattedra uno dei protagonisti della serata, il portiere Lobont.
Tre interventi decisivi su De Rossi, Toni e Chiellini con il numero uno che prima alza sopra la traversa, poi smanaccia miracolosamente in angolo.
Quindi interviene di pugni in anticipo su difensore azzurro. Emozioni che si condensano nell’arco di pochi minuti.
IL MARTELLO DI MUTU – la partita è vibrante ma piuttosto corretta. Brutto gesto di Mutu su un intervento assolutamente gratuito su Pirlo che ha rischiato di infortunarsi.
Viene sollevato il cartellino giallo in una gara dove l’arbitro ha lasciato molto correre, talvolta non segnalando evidenti falli.
TONI DEFRAUDATO – al minuto 48 esimo gli azzurri potevano passare in vantaggio: cross di Zambrotta sul secondo palo e colpo di testa vincente di Toni che però si vede l’inesorabile bandierina sollevata.
Un fuorigioco del tutto gratuito che relega sul pari al termine di una prima frazione di gioco equilibrata e sofferta.
ADRIAN AFFONDA LA NAZIONALE, ZAMBROTTA KO – Mutu è scatenato, cambia il tempo ma Adrian conferma di essere tra i giocatori più di spicco di questo europeo.
Da solo tiene preoccupata la difesa azzurra che finisce per concedere metri per gli inserimenti degli avversarsi, soprattutto sulle fasce.
Al 53esimo il violento tiro di destro impegna a terra Buffon. Passano 2 minuti e Adrian sfrutta una svista di Zambrotta che con un lento retro passaggio pone un assist d’oro. Conclusione di prima intenzione su dispetato intervento di Buffon che non può evitare la marcatura.
Romania in vantaggio. Per la Nazionale sono dolori…
PANUCCI IMMORTALE, L’ITALIA CI CREDE! – ci pensa Panucci, un veterano che da anni mantiene la sua vena di goleador a rimettere le cose in ordine. Un inserimento perfetto e dopo appena un minuto siamo sull’1-1.
Conclusione apparentemente facile a due metri dalla porta ma con un cross veloce e vedendo la palla all’ultimo minuto non era facile mantenere coordinazione e freddezza.
VOLONTA’ E SFORTUNA – la Romania non demorde e non rinuncia a giocare di rimessa. Al 59esimo è un incredibile intervento in scivolata di Grosso a salvare la porta di Buffon.
Intanto entrano Cassano e Quagliarella, la fortuna non assiste gli uomini di Donadoni. Il fantasista della Samp trova buoni spunti ma il suo altruismo non regala tiri pericolosi ma solo qualche sussulto per i tifosi che aspettano la zampata vincente.
LOB DI LOBONT, ROMANIA SALVA – e quando in porta ci si arriva davvero è sempre Lobont a dire di no. Il secondo portiere viola è prodigioso su De Rossi che quasi a colpo sicuro di testa in tuffo piazza la palla sul lato più distante.
Il guizzo è da gatto, la porta viene ancora una volta salvata.
RIMPALLI COME… ROMANIA – sfortuna si nelle conclusioni ma anche nei rimpalli di gioco: gli azzurri si vedono sempre smorzare il pallone di quel tanto da non permettere conclusioni vincenti.
E in difesa? Capita che i rilanci trovino sempre le gambe rumene in mezzo.
BUFFON DIVINO! – nella fase finale, lo sforzo si fa estremo. Le due squadre puntano alla vittoria, in particolare l’Italia che mette in campo anche Quagliarella ed Ambrosini ma sembra davvero destinata ad un’altra serata “maledetta”. E così quando …. all’80 esimo un altro episodio che poteva decidere la partita.
L’arbitro Ovrebo consegna nelle mani dei rumeni il pallone del successo. Atterramento dubbio di Panucci su Niculae e calcio di rigore. L’intervento visto a velocità normale è sembrato fortuito, dei tanti che spesso si vedono sui campi di gioco.
Alla moviola resta qualche dubbio ma certamente che sia stato un po’ “generoso” ci sta tutto.
Se consideriamo che il giocatore era in posizione decentrata e che aveva lo specchio della porta ben coperto, continuiamo un po’ a restar perplessi. Poco importa perché un super Buffon riesce a respingere il rigore un po’ centrale ma potente di Mutu. Un doppio intervento, mano e ginocchio e l’Italia resta ancora in corsa…
Il finale non regala altre emozioni e l’Italia resta al muro e ora sarà importante giocare con lo sguardo anche alla sfida incrociata, sperando che battere la Francia sia sufficiente…
|Calcio Magazine.net - Redazione Sportiva L'Opinionista| - articolo letto 221 volte

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