PRESENTAZIONE - Due sconfitte consecutive, un record per questo bel Catania di inizio stagione. Una squadra, quella etnea, dimostratasi sempre competitiva, mai doma dell’avversario. Tattiche, schemi di gioco, quasi perfette, in cui manca, forse, lo spirito combattivo. Quella cattiveria agonistica che completa una squadra, la quale ti permette di proiettarti in fase offensiva con la massima determinazione. Lavorare per migliorare, riflettere per vincere. La formazione rossoazzurra cresce, gli elementi di spicco stanno emergendo. Adesso arriva il momento di convincere, mostrando orgoglio e concretezza. Si riparte dal Massimino, lì dove le paure sono coperte dal calore del pubblico, lo stesso che induce a combattere fino alla fine. Domenica è prevista una battaglia vera, uno scontro diretto verso la salvezza. Catania-Cagliari, una partita a sé, in cui conterà la voglia di vincere, cercando quel gol che può regalare serenità e ottimismo per il prosieguo stagionale. È proprio dal reparto offensivo che bisognerà ripartire. Il Catania, a secco da 2 partite, si affiderà alle prestazioni di Paolucci; dall’altra sponda agirà il compagno di nazionale Acquafresca.
CARRIERA - Michele Paolucci Recanati il 6/2/1986. Robert Acquafresca Torino 11/9/1987 L’origine calcistica di entrambi passa da Torino. L’attaccante etneo cresce nelle giovanili della Juventus, mentre l’opposto si costruisce nel Toro dove approda a soli 9 anni. Destini simili accompagnano i due talenti. Paolucci viene girato in prestito all’Ascoli con cui esordisce in serie A il 10/9/2006 Atalanta-Ascoli; da lì parte una stagione esaltante che lo vede protagonista con 32 presenze e 6 gol. Girato, poi, ad Udinese e Atalanta, senza mai trovare lo spazio giusto per esprimersi, viene ceduto al Catania, in prestito con diritto di riscatto della metà del cartellino. Acquafresca, dopo il fallimento del Toro nel 2005, viene acquistato dall’Inter, poi ceduto in comproprietà al Treviso, con il quale l’11/9/2005 compie l’esordio in serie A, a soli 18 anni, in Treviso-Livorno 1-0. In un biennio con la squadra veneta, tra A e B, riesce a realizzare 43 presenze ed 11 reti, uno score più che positivo che convince l’Inter a riacquistarne l’intero cartellino, cedendolo poi in comproprietà al Cagliari.
STATISTICHE - In campionato Sette presenze, goal importanti, soprattutto per il peso di punti portati in classifica, 3 centri su 13 conclusioni a rete per un totale di 7 punti, 6 in casa 1 in trasferta. Miglior realizzatore insieme a Mascara (che conta però su due tiri dagli 11 metri), è l'unico rossazzurro al quale è stato comminato un cartellino rosso, e più in generale il terzo giocatore col maggior numero di falli a carico dell'intero campionato, dietro Corradi e Giacomazzi, 14 i fuorigioco fischiatigli.
Per Aquafresca sono 9 le presenze, ma solo pochi i minuti in più giocati rispetto a Paolucci (548 contro i 540 dell'etneo). Quattro reti messe a segno, tutte in periodi recenti, delle quali due contro il Bologna. Ha tentato per 21 la conclusione a rete, e molto di più ha fatto in ambito di costruzione della manovra offensiva, a testimoniarlo il gran numero di passaggi, o meglio sponde, con le quale riesce a far salire la squadra.
TECNICA -Entrambi sono prime punte, classici attaccanti potenti e veloci. Giovani, audaci, promettenti, alla ricerca di continuità. Tatticamente trovano la migliore collocazione come terminali offensivi, sia in una coppia d’attacco sia in un tridente. Data la loro polivalenza e abilità di gioco potrebbero avere maggiori ispirazioni con 2 o 3 fantasisti alle spalle. Attaccanti di razza, sempre pronti davanti la porta, sguscianti e prepotenti, riescono ad avanzare palla al piede con estrema efficacia. Utili, fondamentali, nella manovra della squadra, riescono a partire dagli ultimi 30 metri mostrando grande personalità. Entrambi godono di un buon cambio di passo, permettendo loro di effettuare dribbling veloci, talvolta inebrianti per la marcatura avversaria. Spauracchi di ogni difesa, godono altresì di un tiro preciso e potente. Imprevedibili in fase di conclusione, entrambi destri naturali, alternano spesso la conclusione con il mancino. Una polivalenza che li rende competitivi, determinanti. Intelligenti, dotati di una buona visione di gioco, agiscono con estrema attenzione, prediligendo, talvolta, assist vincenti in luogo di una conclusione forzata.
Maturi calcisticamente, pronti al salto di qualità. Quest’anno stanno confermandosi, auspicando di poter divenire insostituibili sia nel club di appartenenza sia in nazionale minore, dove la concorrenza tra i due è piuttosto elevata. I due numeri 9 stanno concretizzando le proprie potenzialità partita dopo partita. L’attaccante del Cagliari ha giocato 9 partite, non sempre da titolare. Nei 554’ giocati ha realizzato ben 4 reti, con una doppietta rifilata al Bologna nell’ultima giornata. Paolucci, dal canto suo, ha saputo conquistare la fiducia di Zenga, il quale l’ha impiegato in 7 partite, giocando sempre, o quasi, da titolare e realizzando 551’ di gioco, in cui è riuscito a fare 3 gol. Nell’economia della squadra si rendono utili, gestendo molto bene il pallone, servendolo, poi, in maniera intelligente. Acquafresca, fin qui, conta ben 127 passaggi, di cui 90 a buon fine, contro i 78 dell’attaccante etneo. Una differenza dettata dalla modalità di gioco delle rispettive squadre, evidenziata, nondimeno, dalle occasioni gol create da entrambi. Più costante, incisivo, sembra essere Acquafresca con 21 tiri, molti rispetto ai 13 realizzati da Paolucci.
Caratteristiche tecniche similari, atteggiamento in campo differente. Più partecipe il rossoblu in fase di costruzione del gioco, più determinato e aggressivo il giovane etneo. Un temperamento non indifferente per un attaccante, agile sotto porta, caparbio in fase di pressing. Per lui sono stati emessi, fin qui, 3 cartellini gialli ed uno rosso, conseguentemente ai 32 falli fatti, troppi per un centravanti, soprattutto rispetto al suo diretto rivale, molto più cauto e, certamente, meno generoso in fase di contenimento. DOMENICA IN CAMPO - Domenica si incontreranno a distanza in una sfida dal sapore di battaglia, tra loro, tra le due squadre, al fine di capitalizzare il proprio predominio in campo. Entrambi scenderanno in campo dal primo minuto di gioco, escluse sorprese dell’ultimo istante. Acquafresca sarà schierato come punta nel duo d’attacco insieme al compagno di reparto Matri. Date le sue capacità atletiche sarà preferibile predisporre una coppia di difesa veloce, senza trascurare il lavoro dei terzini. Silvestrepotrebbe essere l’indiziato per effettuare una marcatura costante sul giovane attaccante rossoblu. Attenzione particolare riservata pure al centrocampo, dedito a bloccare i portatori di palla da cui giungono gli assist, evidenziando in particolar modo le attitudini di Lazzari e di Cossu, trequartista di ruolo, veloce ed abile a fornire palloni per il reparto offensivo. Date le capacità aeree di Acquafresca sarà necessario, fondamentale, bloccare le azioni in profondità dell’esterno rossoblu Fini, vecchia conoscenza del calcio etneo, protagonista, oggi, nella squadra sarda. Paolucci, dall’altra parte, agirà come prima e unica punta. A supporto vi saranno, presumibilmente, Mascara e Martinez. Due seconde punte, o esterni alti, a cui spetterà il compito di varcare la difesa sarda, mettendo in condizioni ottimali Paolucci che, a sua volta, farà molto movimento, al fine di rendere imprevedibile l’azione etnea. Interscambi con le fasce, sponde, assist per i compagni di reparto, trovando con più ardore la via del gol. Con il costante apporto delle seconde punte non dovrebbe essere difficile abbattere la retroguardia cagliaritana, tra le più perforabili del torneo.
Pagelle: Paolucci - Acquafresca
Velocità 8,5 - 8
Dribbling 8 - 8
Tecnica 8,5 - 8
Accelerazione 8,5 - 8,5
Precisione Tiro 8,5 - 8,5
Potenza Tiro 8,5 - 8,5
Fase difensiva 7,5 - 7
Colpi di testa 8 - 8,5
Gioco di Squadra 7,5 - 8
Senso del Goal 8 - 8
Rendimento 8,5 - 8,5
Assist 8 - 8,5
Temperamento 9 - 8
Passaggi 8 - 8,5
TOTALE 115 - 114,5
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