Marcello Lippi
è convinto: la
Juve è stata la
squadra migliore
del
2008. E, sempre
secondo il
ct, nessuno in
campo ha fatto
meglio di
Del Piero. «La
Juventus è la
squadra più positiva dell’anno solare.
Dopo una stagione in serie B è arrivata
terza, ora è seconda a sei punti
dall’Inter e ha conquistato con largo
anticipo la qualificazione a Champions
League. Tutto senza l’apporto di Buffon,
Trezeguet, Camoranesi, Poulsen.
Insomma, tanto di cappello». Qual è il
segreto? «La solidità di un gruppo
straordinario, senza dubbio». Gli Oscar
del 2008 a chi vanno? «Alla Juventus
come squadra. E a Del Piero come singolo
giocatore. Ovvio». Insomma, per
Lippi è stato un anno in bianconero. A
proposito di Alex, però, sorge un dubbio:
se è stato così bravo, perché ultimamente
la nazionale la vede solo col
cannocchiale? «Nessuno porta nel
cuore certi giocatori come li porto io -
risponde il ct azzurro - ma non posso
dimenticare che il Mondiale si disputerà
nel 2010 e che devo allestire un
gruppo che sia competitivo per quella
data. Ho il
dovere di
collaudare
giocatori
nuovi, di
consentire
a chi non
frequenta le
manifestazioni
internazionali
di
accumulare
esperienza. La mia squadra adesso
è costituita da 30-35 giocatori, poi
scremerò e giungerò fino ai fatidici
23». Questo a proposito dei
“vecchi”. Ma in giro ci sono anche
tantissimi giovani interessanti. Solo
a Torino, tra Juve e Toro, ci sono
Giovinco, De Ceglie, Marchisio, Abate.
«Giocatori che seguo - spiega
Lippi - ma che fino a giugno ho intenzione
di lasciare a disposizione
di Casiraghi. Giuseppe Rossi invece
no, lo considero pronto e non a caso
l’ho chiamato in nazionale». Inevitabile,
di questi tempi, chiedere di
Amauri. «È bravo, l’ho ribadito mille
volte, al limite della nausea. Fino a
quando non sarà naturalizzato preferisco
non espormi. Aspetto. Lo aspetto.
Stop». - articolo letto 312 volte