Potevamo esimerci dal fare pure noi i bilanci di fine anno? Certo che no. E allora eccovi qua un'edizione speciale del nostro PAGELLONE, coi giudizi (e voti) sull'intero anno solare per ciascun singolo componente della rosa e - ovviamente - pure quello sul mister Ranieri.
In assoluto, il migliore di tutti per noi di NSB è stato Alessandro Del Piero. Ottimi pure il legro e il Chiello, così come Momo e la rivelazione Amaurì. Francamente, non siamo riusciti a bocciare nessuno, però chi ha giocato poco (e talvolta male) abbiamo preferito nemmeno prenderlo in considerazione.
Del Piero: 10 – E’ stata la sua annata migliore in assoluto, e peccato sia coincisa, almeno la prima parte, con l’assenza della Juventus dalle coppe europee. Ma su questo aspetto è stata sufficiente la seconda parte, la “standing ovation” del Santiago Bernabeu, successiva anche agli applausi convinti, ad agosto, nell’amichevole di Manchester, credo sia il meritato tributo per un campione che sta vivendo la sua seconda giovinezza e probabilmente la sua fase migliore. Capocannoniere in A con 21 reti, dopo esserlo stato in B, trascinatore della squadra nel girone iniziale di CL, prestazioni in campionato quasi sempre di livello elevatissimo. Insomma ha smentito i tanti scettici che pensavano fosse sul viale del tramonto, e tra questi anche chi vi scrive, che a questo punto è ben lieto di essersi sbagliato e di doversi scusare con il nostro capitato, per avere avuto qualche dubbio in passato.
Legrottaglie: 9 – E’ proprio il caso di dire, un campione ritrovato, o addirittura rinato dopo anni decisamente deludenti. Non poteva essersi smarrito quel giocatore che, a Chievo, aveva raggiunto anche l’azzurro, ed era ritenuto il migliore centrale italiano, dopo Nesta, ma una stagione deludente, seguita da altre due non meno deludenti a Bologna e Siena, facevano supporre ad una carriera precocemente avviatasi ad un finale modesto. Adesso invece ci ritroviamo un autentico leader della nostra difesa, sicuro, elegante, autorevole, e goleador, cosa che non guasta.
Chiellini: 9 – La grande storia bianconera si è costruita sempre su difensori centrali, o coppie centrali, di valore elevatissimo, a cominciare dai mitici Rosetta – Caligaris, a continuare a Foni – Rava, a proseguire con il grande Carlo Parola, e poi i vari Salvadore, Scirea, Morini, Ferrara, Montero, ed oggi quel ruolo è stato preso da Chiellini che, vista la giovane età, si avvia a diventare il leader della nostra retroguardia, e molto probabilmente della Juventus, per il prossimo decennio. Per molti aspetti è lui il giocatore che in questo anno ha avuto la crescita tecnico – tattica superiore rispetto a tutti gli altri, fino allo scorso anno era un buon esterno ma anche con qualche rudezza, adesso è un signor centrale, e non a caso lo si ritiene tra i migliori al mondo.
Sissoko: 8,5 – Al suo arrivo in molti avevano arricciato il naso, non si pensava che il Liverpool si potesse disfare di un giocatore importante così facilmente; con il tempo abbiamo invece appurato che questo giocatore è l’elemento che invece dà robustezza ed equilibrio al nostro centrocampo. Nella seconda fase dell’anno ha anche imparato a limitare la sua naturale veemenza atletica, che gli era spesso costata cara nella stagione passata.
Amauri: 8,5 – Visto che siamo in tema di acquisti azzeccati, è indubbio che Amauri sta andando ben oltre le aspettative, al punto da potersi definire l’uomo nuovo e trainante della Juventus 2008 – 09. A dire il vero, il suo grande potenziale si era manifestato anche a Palermo, ma gli infortuni non gli avevano consentito una reale esplosione, che invece c’è stata in bianconero, quando il timore era che proprio la maglia di una grande squadra poteva pesargli troppo.
Zanetti: 8 – Il suo grande difetto è la precarietà fisica, spesso infortunato, non ha potuto dare pienamente il suo apporto alla squadra, soprattutto in questo inizio di campionato 2008 – 09. Peccato, la sua classe è decisamente di livello elevato, al punto da potersi ritenere il vero uomo guida del nostro centrocampo, il catalizzatore della manovra, l’uomo che riesce a dare il meglio sia nella fase di interdizione, sia nella fase di organizzazione della manovra. Comunque nel 2009 lo avremo di nuovo al meglio.
Nedved: 8 – Un altro che sta vivendo la sua seconda giovinezza, smentendo chi lo voleva pensionato anzitempo. Certo, non ha più la continuità di gioco degli anni passati, ma quando sale in cattedra ed è in giornata, continua ad essere devastante ed incontenibile. Chissà, forse lo vedremo davvero fino al 2010.
Buffon: 8 – Il voto soprattutto per la prima parte della stagione, il terzo posto assoluto e qualificazione CL è anche suo grande merito, la sua presenza in campo è stata determinante in alcune gare, e del resto è il migliore al mondo, adesso e penso per parecchi anni ancora.
Camoranesi: 7,5 – Anche sul suo rendimento ha pesato la sequela di infortuni che lo ha bersagliato in questo 2008. Ma la sua classe è indiscutibile, non a caso rimane tra le sue perle la prestazione sontuosa al Meazza contro l’Inter, nella stagione scorsa.
Trezeguet: 7,5 – Come Camoranesi, più o meno. Una prima parte di stagione alquanto prolifica, vice cannoniere alle spalle di Del Piero, poi l’ennesimo infortunio che lo sta tenendo lontano. Nonostante ciò, è il giocatore straniero che ha segnato di più in bianconero, provate ad immaginare se avesse avuto una carriera con meno infortuni.
Iaquinta: 7,5 – Non ha giocato molto, ma ritengo impersonifichi al meglio la nuova Juventus, quel desiderio di combattere e di risalire ai vertici, e non a caso è uno dei beniamini delle curve.
Marchisiso: 7,5 – L’uomo nuovo del nostro centrocampo, come dire un giocatore su cui credere e puntare ciecamente per il prossimo decennio. L’esperienza di Empoli gli ha giovato, adesso è un centrocampista completo, con personalità e sicurezza nei propri mezzi, anche se deve ulteriormente maturare soprattutto sul piano internazionale.
Salihamidzic: 7,5 – Più o meno lo stesso discorso fatto per Iaquinta, un altro che ha impersonificato il carattere della nuova Juventus, con la differenza che quasi nessuno si aspettava da lui grandi cose, mentre sul campo abbiamo potuto apprezzare un giocatore eclettico, capace di adattarsi in diversi ruoli, e anche con buona propensione alla realizzazione, basti pensare alla sua doppietta lo scorso anno contro il Milan.
Manninger: 7 – Se la Juventus è seconda assoluta in questo scorcio di stagione, merito è anche suo, per avere rimpiazzato al meglio uno come Buffon. Certo gli rimangono i limiti nelle uscite, ma fra i pali si dimostra estremamente sicuro ed affidabile.
Grygera: 7 – Arrivato in punta di piedi e con notevole scetticismo da critica e tifoseria, si è ormai ritagliato il suo spazio in prima squadra, rivelandosi un esterno affidabile e di sicuro rendimento.
Molinaro: 7 – Il giocatore più sottovalutato e beccato dalla tifoseria, ci ha regalato un finale d’annata in gran crescendo, tale da potersi dire che ormai sulla fascia sinistra difensiva la squadra è ampiamente garantita dalla sua presenza. Come dire, l’abnegazione, la volontà e il carattere stanno consentendo a questo giocatore di superare quei limiti tecnici che ne ridimensionavano il rendimento complessivo.
Mellberg: 7 – Un altro acquisto che si sta rivelando azzeccato, affidabile come centrale, ha dimostrato grande duttilità e capacità di adattamento, giocando anche da esterno destro, quando è stato necessario.
De Ceglie: 7 – Poche gare (o meglio spezzoni di gara), ma sufficienti per indicarne il valore e le potenzialità che ancora può esprimere con una piena maturazione. Basti ricordare le perle della gara contro il Milan, e il finale di Lecce.
Marchionni: 7 – Anche per lui sembra finalmente finito il periodo buio, caratterizzato da infortuni a ripetizione, e da ultimo, grazie ad una continuità di gioco e di rendimento, sembra proprio ritornato ai suoi momenti migliori.
Giovinco: 6,5 – E’ sicuramente il giocatore di maggiore talento tra i provenienti dal vivaio, ma finora non ha avuto grande possibilità di manifestare quel talento che tutti gli riconosciamo, vuoi per la stagione straordinaria dei titolari, vuoi anche per non avere trovato un suo adattamento tattico nel modulo di Ranieri, essendo lui un trequartista puro. Ma credo che esploderà nel breve periodo, del resto Lecce è stata una parentesi iniziale decisamente importante.
Tiago; 6,5 – Il destino sembra volersi fare beffa di lui, si riteneva ormai finita la sua esperienza alla Juventus, e con il suo ritorno da titolare abbiamo assistito a prestazioni sontuose della squadra, con lui in cattedra a centrocampo. Poi l’inopinato infortunio nella gara contro l’Inter, e nuovamente indisponibile quando la squadra sembrava ingranare con la sua presenza. Ad ogni modo, credo che l’annata precedente sia ormai cosa passata, del resto Tiago era un giocatore di grande classe, come aveva dimostrato altrove, e ritengo avrà molto ancora da dire in bianconero.
Poulsen: 6 – Un voto di “attesa”, dato che nelle gare in cui è stato presenta ha alternato cose egregie a momenti di abulia. Il giocatore sembra avere ottime doti anche da centrocampista di impostazione, non è solo un umile mediano, ma il rendimento è stato discontinuo, e dunque da verificare nel prosieguo di stagione.
Non menziono gli altri perché scarsissimamente impiegati, mi riferisco a Zebina, ormai quasi scomparso, e Knezevic, un paio di gare con la macchia degli errori a Napoli; o con riferimento alla scorsa stagione, a Nocerino, poco impiegato nel girone di ritorno, ed Almiron, certamente una meteora che non ha lasciato tracce in bianconero.
Infine un giudizio su Ranieri: 7,5 – Gli si chiedeva di conquistare il piazzamento CL, e l’ha conseguito, anche se ha alternato cose egregie a cose decisamente discutibili: mi riferisco al rendimento, soprattutto nella scorsa stagione, contrastante tra le gare con le grandi (vittoria contro Roma, Inter e Milan, dopo i pareggi dell’andata), e le gare contro le medio piccole, o il suicidio tattico in casa contro la Fiorentina. Come dire, terzo posto conquistato agevolmente, ma forse si poteva fare di più. Anche quest’anno c’è stato il momento “critico”, che per adesso pesa nella classifica, il distacco dall’Inter poteva forse essere inferiore ai sei punti attuali; tuttavia la squadra ha reagito alla grande, qualificandosi addirittura con due giornate d’anticipo agli ottavi di CL, ed inanellando vittorie su vittorie, ultima delle quali, come importanza e qualità, quella fragorosa contro il Milan. Peccato la battuta a vuoto contro i nerazzurri, frutto di un gol da comica, ma anche di un atteggiamento rinunciatario della squadra: eppure non si era rischiato quasi nulla, come dire, si poteva fare di più.
Vedremo se il 2009 ci consegnerà un Ranieri vincente, la speranza è appunto questa, di potergli dare un 10 e lode a fine stagione. - articolo letto 272 volte