Se lo hanno soprannominato Fenomeno un motivo ci sarà. In Romania lo chiamano Brillantul, nomignolo diverso ma che sottolinea fondamentalmente la stessa cosa: Adrian Mutu non è un giocatore qualunque, bensì uno di quei pochi in grado di fare la differenza. La giornata di ieri riassume bene le sue doti: rientro in campo dopo quasi un mese, e con un tutore, in una situazione meteo+terreno pessima, gli sono bastati 16' per mettere due volte la palla nella rete avversaria, toccando tripla cifra per quanto riguarda i gol segnati con le squadre italiane. 101 reti ufficiali tra campionato e coppe varie con le maglie di Inter, Verona, Parma, Juventus e Fiorentina. Ma anche guardando alle cifre relative alla stagione in corso ci si accorge quanto importante sia Mutu per la squadra di Prandelli e, quindi, quanto sia stato penalizzante averlo finora a disposizione solo a strappi. Con la doppietta di lunedi il rumeno è arrivato a quota 8 reti in questo campionato, in appena 12 presenze di cui solamente 973' in campo (e, come detto, giocati con grande discontinuità). Una media dunque di un gol ogni 121 minuti e qualcosa. Che dire, tanta tanta roba. E pensare che c'era chi ne invocava la cessione o diceva che senza di lui la Fiorentina andava meglio.... - articolo letto 368 volte