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2009-02-13

Ad inizio anno il Napoli va in letargo. Curioso parallelo: 4 punti l'anno scorso, 4 punti quest'anno


GENNAIO - FEBBRAIO 2008
Milan-Napoli 5-2; Napoli-Lazio 2-2; Cagliari-Napoli 2-1; Napoli-Udinese 3-1; Sampdoria-Napoli 2-0; 17.02.2008: Napoli-Empoli 1-3.
GENNAIO - FEBBRAIO 2009
Napoli-Catania 1-0; Chievo-Napoli 2-1; Napoli-Roma 0-3; Fiorentina-Napoli 2-1; Napoli-Udinese 2-2; Palermo-Napoli 2-1; 14.02.2009: Napoli-Bologna: ?
Corsi e ricorsi storici, per dirla con Giambattista Vico. Se si osservano le partite giocate nel mese di Gennaio, e nella metà di Febbraio dell'anno scorso, si nota come i risultati ottenuti dal Napoli allora siano estremamente simili a quelli che gli azzurri hanno ottenuto in questo inizio di 2009. Quattro punti l'anno scorso, quattro punti quest'anno, frutto di una sola vittoria (nel 2008 con l'Udinese, nel 2009 con il Catania), di un pareggio (nel 2008 con la Lazio, nel 2009 con l'Udinese) e di ben quattro sconfitte (nel 2008 con Milan, Cagliari, Sampdoria ed Empoli, nel 2009 con Chievo, Roma, Fiorentina e Palermo).
Insomma, di crisi si parlava nello scorso campionato, di crisi si parla, a giusta ragione, ora. Problema fisico? Sembra quasi sicuro, dato che quel Napoli, dopo alcuni risultati ancora altalenanti, iniziò la sua risalita a partire dalla bella vittoria contro l'Inter. Gli azzurri però hanno la possibilità, battendo il Bologna, di portare a sette i punti conquistati in questo momento in cui sembra tutto nero; e il bottino risulterebbe alla fine più che discreto se gli uomini di Reja, approfittando della chance offerta dal calendario, conquistassero i sei punti a disposizione nelle prossime due partite casalinghe consecutive.
Tutto bene fin qui. Il problema reale, sono però gli obiettivi, diversi dalla passata stagione ad oggi. Il Napoli, l'anno scorso, aveva come unico scopo quello di "stupire", e ci riuscì arrivando ottavo alla fine del campionato, assicurandosi la possibilità di giocare l'Intertoto. Quest'anno le pressioni sono aumentate, e lasciando perdere la chimera del piazzamento in zona Champions, rimane il vero obiettivo che la Società si è prefissa: tornare in Europa. Quell'Europa che ora, ufficialmente, dista sei punti, con Roma e Genoa ad occupare a parimerito quinto e sesto posto. Un punto sopra al Napoli c'è invece il Palermo, che ha scavalcato gli azzurri proprio domenica scorsa, prendendosi la settima posizione in graduatoria. Che potrebbe, alla fine dei giochi, significare a sua volta zona Uefa, se Inter e Juventus arrivassero in finale di Coppa Italia. Niente è perduto allora, ad un patto: gli azzurri devono ritrovarsi dal punto di vista fisico (e di qui a breve, volendo considerare i precedenti, c'è da star sereni), e soprattuto sul piano mentale. Marino ha parlato di "mancanza di umiltà", lo stesso Reja ha ammesso di essere responsabile sotto questo aspetto: "Ci sono cascato come una quaglia, avrei dovuto invece manetenere i piedi ben saldi a terra", ha detto il tecnico azzurro. Bene, se il Napoli, nella sua totalità, ha individuato il problema, risolverlo sarà semplice, perchè la condizione fisica tornerà. E unita a quella voglia feroce di esser migliori dell'avversario di turno, potrà farci rivedere il Napoli brillante di inizio stagione.
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