Breve Storia dei Mondiali di Sci Alpino: gli albori
Dalla Wiesinger a Zeno Colò Gli ultimi Campionati iridati di Sci Alpino appena andati in archivio non ci hanno regalato particolari soddisfazioni, al di là di un argento con Fill ed un bronzo con la N.Fanchini. Non ci resta che risalire le scale dell’umiltà, con la speranza che tornino anni migliori. Intanto ripercorriamo insieme la storia di codesta kermesse. Essa prende nel lontano 1931 nella città svizzera di Murren. La prima edizione dei Mondiali non ci vide salire sul podio mentre l’anno seguente riusciremo ad accaparrarci una splendida medaglia d’Oro con Paula Wiesinger nella Discesa Libera, chiudendo la rassegna di Cortina d’Ampezzo al 4° posto nel medagliere, vinto per il 2° anno di seguito dalla Svizzera. Nel ’33 rimarremo a bocca asciutta, nell’anno in cui l’Austria, a casa propria, fece quasi l’en plein conquistando 5 delle 6 medaglie d’Oro a disposizione. Nel ’34 vinceremo soltanto un bronzo con Cattaneo in Discesa, e ci piazzeremo al 3° ed ultimo posto nel medagliere. Nel ’35 non otteremo mezza soddisfazione mentre nel ’36 ci consoleremo con un argento con Sertorelli, sempre in Discesa. Nel ’37 racimoleremo appena un bronzo sempre con Sertorelli, sempre nella medesima specialità. Nel ’38 saremo ancora al palo. Così come nel ’39, nell’anno in cui in Polonia trionferà la Germania grazie all’annessione dell’Austria. I Mondiali subiscono un drastico stop con la 2^ Guerra Mondiale e riprenderanno soltanto nel ’48, per un Mondiale che assegnava allo stesso tempo medaglie olimpiche, per una “moda” che durerà per alcuni anni. Nel ’50 l’Italia si fregerà di ben 2 Ori, 1 Argento ed 1 Bronzo. Entrambi gli Ori saranno conquistati dal mitico Zeno Colò in Discesa e Gigante, mentre l’Argento sarà ottenuto dallo stesso in Speciale e il bronzo dalla Seghi nella specialità al femminile. Nel 1952 Colò cala il tris, ottenendo il metallo più pregiato in Discesa. Ci fregeremo anche di un bronzo con la Minuzzo, nella specialità donne. Nel ’54 non ci sarà verso di guadagnare allori e la storia si ripeterà purtroppo due anni dopo. Nel ’58 invece avremo una magra consolazione con la Marchelli, 3^ in Discesa, specialità davvero prodiga di medaglie. Nel 1960 otterremo un altro Bronzo con la Minuzzo in Gigante donne. L’era di Gustav Thoni
Nel ’62 vinceremo un argento con la Riva, manco a dirlo ancora in Discesa. Zero allori nell’edizione seguente mentre nel ’66 ritorneremo sul tetto del Mondo con Senoner nello Speciale. Resteremo a quota zero nel ’68 e nel ’70. Ci rifaremo alla grande nel 1972 conquistando 2 Ori, 1 Argento ed 1 Bronzo. Mattatore assoluto di quella manifestazione sarà Guastavo Thoeni, il più grande sciatore italiano insieme ad Alberto Tomba. Egli salirà sul gradino più alto del podio sia in Gigante che in Combinata ed inoltre sarà 2° in Speciale, dove suo cugino Rolando sarà 3°. Anche i Mondiali del 1974 si riveleranno un trionfo in virtù di un’altra doppietta targata Thoni, Oro in Gigante e Speciale. Completerà l’apoteosi il bronzo di Piero Gros in Gigante. Nel 1976 si ripeterà un’altra fantastica avventura azzurra. Piero Gros sarà 1° in Speciale mentre l’inossidabile Thoni sarà 1° in Combinata e sfiorerà l’Oro anche in Speciale. Completerà l’opera l’argento in ambito donne della Giordani in Speciale ed il bronzo uomini di Herbert Plank in Discesa. Nel 1978 torneremo nelle retrovie vincendo un solo argento con Gros in Speciale. Resteremo a bocca asciutta nel 1980 e quasi nel 1982 dove racimoleremo appena un bronzo con Daniela Zini in Speciale. Stessa musica anche nel 1985 con Paoletta Magoni e nel 1987 dove nel Gigante si affaccerà un certo Alberto Tomba. La valanga azzurra
Dopo lo zero nel medagliere del 1989 arriverà l’epoca delle scorpacciate di medaglie, l’epopea della cosiddetta valanga azzurra. Iniziamo timidamente nel 1991 racimolando un paio di argenti con Peter Runggaldier in Discesa e Kristian Ghedina in Combinata. Nel ’93 saranno solo cocenti delusioni, ma l’epoca d’oro è dietro l’angolo. Nel 1996, infatti, la nostra forza esploderà in tutta la propria forza distruttrice. Agli avversari lasceremo solo briciole. Chiuderemo il medagliere con addirittura 4 Ori ed 1 Argento. Il mostro sarà Tomba, doppietta in Slalom e Gigante. Gli altri 2 Ori li rimedieremo in ambito donne con Isolde Kostner nel Super Gigante e con la D.Compagnoni in Gigante. L’argento lo otterremo con Ghedina in Discesa. Prestazioni straordinarie si registreranno anche l’anno dopo, dove sulla ali dell’entusiasmo vinceremo 3 Ori, 1 Argento e 2 bronzi. Isolde Kostner bisserà la vittoria dell’anno precedente salendo sul gradino più alto del podio in Super G., e la imiterà la Compagnoni in Gigante ed in Speciale. Lara Magoni sarà alle sue spalle proprio in Speciale. Tomba sarà “solo” bronzo in Speciale, stessa medaglia per Ghedina in Discesa. si riveleranno un fallimento i Mondiali del ’99. Anni di transizione
Nel 2001 vinceremo 2 argenti ed 1 bronzo, rispettivamente con la Kostner (Super G) e la Putzer (Gigante e Combinata). Nel 2003 otterremo un argento con la Karbon in Gigante ed 1 bronzo con Rocca in Speciale. Nel 2005 chiuderemo con 2 argenti (Discesa con Elena Fanchini e Super G con Lucia Recchia) ed altrettanti bronzi con Rocca in Speciale e Combinata. Nel 2007 vinceremo un Oro con l’outsider Staudaker in Super G, 1 argento con M.Moelgg in Speciale ed 1 bronzo con la Karbon in Gigante. E quest’anno? Beh, meglio sorvolare. - articolo letto 478 volte