Possiamo iniziare subito a valutare la prima rete del Catania, rigore limpido, fallo su Morimoto (Pinzi ingenuo). Dal dischetto va Ledesma che mira a Sorrentino più che alla porta, il portiere del Chievo sfiora ma non trattiene sulla traiettoria centrale. Rigore orribile, palla in rete, Ledesma gioisce, da quel momento in avanti sparisce il Catania. Peccato, perché sullo 0-0 i rossazzurri avevano dato prova di saper dominare il gioco, attestandosi sempre alti, facendo prevalere la superiorità numerica a centrocampo, pur senza un vero rifinitore che innescasse le sortite offensive di Morimoto, solo e disperso tra le strette maglie del Chievo. L'intenzione del Catania pareva proprio quel “meglio far le barricate e vincere” proposto da Zenga all'indomani della sconfitta contro la Juventus, ultime parole prima del silenzio stampa.
La formazione schierata da Zenga, senza Mascara, e con una sola punta di ruolo, pensa al pareggio ma spera nella vittoria. E sarebbe arrivata, la prima vittoria, dopo un'astinenza lunghissima, se il Catania non si fosse intimidito a tal punto da lasciare l'intera gara in mano al Chievo , che per la cronaca è la penultima squadra del campionato, ed in casa segna con contagocce. Pesa l'errore di Silvestre, ma più in generale della difesa, che patisce incredibilmente i cambi d'assetto degli avversari, così l'argentino resta inchiodato al terreno, perdendosi Colucci, che sciaccia a rete quando l'orologio segna il 94'.
Pareggio legittimo per quanto mostrato in campo, e sul quale il Chievo potrebbe anche recriminare per uno di quei rigori che al Catania non si danno mai a favore , ed almeno in questa occasione l'arbitro ha risparmiato di dar contro. Il tocco di mano incriminato è di Izco, autore di una gara tutt'altro che memorabile, Zenga lo ripropone in campo più per necessità, legata alla scelta di giocare a 5 in mediana, meglio Martinez, che entra in campo a tempo ormai scaduto, varrà per la prossima gara. Se Izco non entra mai in gara Ledesma cala vistosamente, entrambi gli argentini non sono mai “cattivi”, perdono troppi contrasti e sono sempre in ritardo sul secondo tocco, quello che dovrebbe far ripartire il Catania, una volta arginata la manovra clivense in mediana.
La tattica offensiva del Catania era semplice, 5 uomini a centrocampo contro i 3 del Chievo, fare muro e partire in contropiede una volta recuperato il pallone, compito di Baiocco, centralmente, Izco e Tedesco lungo le fasce, riesce tutto e bene ma viene poi accantonato dopo lo 0-1, e questo è difficile spiegarlo, perché dicendo addio alla tattica offensiva viene a compromettersi anche quella difensiva, i difensori avversari arrivano fino al dischetto di centrocampo e con passaggi precisi , dritto per dritto, innescano gli attaccanti, Pellissier, Makinwa, Pinzi, Luciano, che spalle alla porta scaricano sui compagni e concludono in porta, Bizzarri deve superarsi e confidare nella buona sorte, che lo assiste. Manca il pressing, e schiacciato com'è nella sua metà campo, il Catania non può far altro che subire.
Inefficacia totale dei calci da fermo, il Catania li sbaglia tutti e di converso li patisce incredibilmente quando deve difendere. Manca chi li batta in maniera efficace.
A mo' di beffa la rete del pareggio arriva proprio in un momento in cui il Catania sembrava essersi ridestato dal torpore, complice anche il calo fisico del Chievo , che in campo aveva dato fondo alle proprie energie già prima del 90'.
Troppi errori nelle ripartenze (incredibile come Martinez, 4 vs 4 decida di tirare dalla distanza), e soprattutto nei passaggi sulla mediana, viziati da leziosismi inutili quando si sarebbe dovuto far giare la palla, o conquistare punizioni facendo scorrere il tempo. Il racconto fedele di questo andazzo, dove non si riescono ad infilare 4 passaggi di fila, è la media “passaggi riusciti” del centrocampo etneo, al di sotto del 63% , pochissimo, con Ledesma, regista, che pur sbagliando meno (69% ok), sbaglia già troppo, disastroso Biagianti, che recupera punti per la fase di copertura, l'unico a salvarsi è Tedesco , insieme, cambiando reparto, a Capuano , non ancora al top della forma, ma in netta crescita, anche sull'aspetto della personalità.
In tutto il Campionato il Catania non è riuscito a chiudere una vittoria se non col vantaggio minimo (eccezione il Derby, 3-1), questo è senza dubbio un limite, emerso anche a Verona. Per tutto il resto, basta guardare i dati su “passaggi lunghi riusciti”, “tiri” , e soprattutto “cross”, ricordando che il Chievo è pur sempre imbattuto da 6 giornate, ma rimane anche la penultima formazione del campionato. Chievo - Statistiche - Catania
54
Possesso Palla (%)
46
1
Gol
1
608
Palle Giocate
491
59
Supremazia Territoriale (%)
41
60,9
Protezione Area (%)
57,6
42,5
Attacco alla Porta (%)
39,1
61,0
Pericolosità (%)
32,1
9
Tiri In Porta
2
10
Tiri Fuori
3
4
Tiri Respinti
2
0
Pali e Traverse
0
1
Fuorigioco
4
10
Corner
1
42
Cross
9
18
Dribbling
18
461
Passaggi
341
75,2
Passaggi Positivi (%)
61,8
46
Passaggi Lunghi (%)
28
77
Contrasti Vinti
60
56,2
Contrasti Vinti (%)
43,8
24
Falli Subiti
21
2
Ammoniti
2
0
Esplusi
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