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2009-02-19

Platini, urgono più arbitri in campo


“Niente moviola, ma più arbitri in campo”. Queste le parole del presidente UEFA Michel Platini, rilasciate ieri ad un’audizione al parlamento europeo“. Se ci fossero stati due arbitri in più, avrebbero visto il fallo di mano di Adriano nel derby.
Aumentiamo il numero degli arbitri ed eviteremo l’80% degli errori di oggi”. Parole che ribadiscono la ferma presa di posizione dell’UEFA, che, tramite il suo presidente, si dice contraria all’utilizzo della moviola in campo“.
Sarebbe difficile da spiegare, ma sono contrario all’utilizzo della tecnologia in campo. Il calcio và cambiato, ma in forma umana e non digitale”, conclude il presidente. Durante l’audizione il presidente ha apertamente attaccato lo sfruttamento, come lo definisce, dei calciatori minorenni e ha chiesto l’aumento della soglia del limite d’età per la libera circolazione dei calciatori. Platini ha paragonato questa situazione allo sfruttamento minorile, ed ha proposto il limite d’eta a 18 anni anziché 16, com’è oggi.
Platini ha invocato anche l'idea di un fair play finanziario per garantire, tra le altre cose, un equilibrio competitivo nelle competizioni europee. Ha insistito sul fatto che il calcio non dovrebbe essere trattato come una qualsiasi attività economica, e che la natura specifica dello sport dovrebbe essere riconosciuta. Inoltre l’ex fuoriclasse francese ha riconosciuto l'incapacità del calcio ad alti livelli di correggere determinati eccessi, specialmente per quanto riguarda gli stipendi dei calciatori o il costo dei trasferimenti. "Il modello europeo dello sport è basato su campionati aperti, club indipendenti, promozioni e retrocessioni - ha detto -. Una cosa è certa, i club europei ci stanno al momento dicendo che il nostro sistema corre il pericolo di implodere finanziariamente nel medio termine. Consultandoli, ma anche spronati dai resoconti di questo Parlamento, al momento stiamo pensando di limitare, fino a un certo limite, le spese dei club per i loro staff - stipendi e costi dei trasferimenti insieme - fino a una percentuale non ancora fissata dei loro ricavi sportivi indiretti".
Come ultimo argomento, il presidente ha chiesto espressamente all’unione europea di non interferire nella riforma della Champions League, reputando l’UEFA capace di decidere indipendentemente sui criteri per la partecipazione alla più prestigiosa competizione europea, che la stessa UEFA organizza. Promesse e idee che, oggi, sono sulla bocca di tutti gli appassionati di questo sport, ma che appaiono decisamente improbabili. Non impossibili.
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