Storia del Tour De France: da Garin, primo eroe della Boucle al primo acuto del giovane Bretone
1903 GARIN, PRIMO EROE DELLA BOUCLE - Il primo Tour de France prese il via il 1° luglio del
1903, nell’era della Bella Epoque, dove le invenzioni la
facevano da padrone. Una su tutte, la bicicletta, era
quella su cui si basava uno sport destinato ad entrare
nell’immaginario collettivo, il ciclismo naturalmente.
All’epoca la vittoria finale spesso non veniva assegnata
in base al tempo bensì ai punti. Ogni frazione era di
circa 400 km, e di norma venivano concessi anche 4
giorni di riposo: le strade sterrate, le bici non proprio
consone a delle competizioni, infatti, richiedevano
sforzi inconsueti ed inconcepibili per i tempi odierni;
non a caso quel ciclismo è denominato “eroico”. La 1^
tappa -da Parigi a Lione- fu appannaggio di Maurizio
Garin (impiegò 17 ore!, 45 minuti e 44 secondi). Nella 2^ e 3^ frazione s’impose il francese Hippolyte
Aucouturier. La 4^ tappa vede il trionfo dell’elvetico Charles Laeser, primo straniero ad imporsi al
Tour. Nella 5^ tappa si afferma Garin che così consolidava il vantaggio sulla concorrenza. Nell’ultima
tappa, la 6^, Garin concede il tris: il 1° Tour de France terminerà fra i suoi artigli; Lucien Pothier
(Fra) terminerà la competizione a ben 2h59'31 dal battistrada: è sinora il maxi ritardo del 2° classificato. Garin impiegò oltre 94 ore per completare l’intero percorso, la media di 15 al giorno: oggi
la media è di 4 ore... 1904 COLPI BASSI AL TOUR - Dopo il grande successo di pubblico dell’edizione del debutto, nel 1904 il Tour
rischierà persino di chiudere i battenti. Infatti, molti furono gli incidenti
causati dai tifosi e molte anche le frodi di alcuni degli stessi ciclisti, tanto che si
pensò al termine di quest’edizione di rinunciare ad organizzarne di successive.
La classifica finale definitiva si ebbe soltanto il 2 dicembre, 8 ciclisti tra cui i
primi 4 della classifica generale furono squalificati e sospesi. Henri Cornet, il
5° della classifica generale, fu così designato vincitore della prova. Cornet
aveva meno di 20 anni ed è tuttora il più giovane vincitore del Tour. 1905 LASSU’ SULLE MONTAGNE - Il tour del ‘5 presenta numerose novità rispetto alle precedenti
edizioni, proiettandolo verso la tipologia di corsa che
conosciamo oggi. Aumentarono, infatti, la quantità delle tappe che da 6
passarono a 11, seppur di minor lunghezza. Inoltre saranno introdotti i
percorsi di montagna, così si attraverseranno le Alpi, sulle quali
s’impronterà la storia della Gran Boucle negli anni a venire. Anche in
questa edizione ci furono numerosi problemi, dovuti soprattutto a
boicottaggi del pubblico che riempiva di chiodi i percorsi cittadini, per
questo molte tappe furono interrotte prima dell'ingresso nelle città, e dei
3.021 km previsti ne furono percorsi 2.994. Il tour, tra mille peripezie, sarà
vinto dal francese (all’epoca i partecipanti erano più o meno tutti
transalpini) Louis Trousselier (5 tappe). 1906 POTTIER, PRIMA LEGGENDA DEL TOUR - Ormai il giro francese inizia ad ingrandirsi ed a rassomigliare ai Tour dei
nostri tempi, prevedendo un percorso con più di 4.000 km e diverse salite. Al
traguardo di Parigi riuscirono ad arrivare soltanto 14 ciclisti, è il secondo
minor numero di ciclisti arrivati. Il grande protagonista di questa edizione è
René Pottier, vincitore di 5 tappe, di cui 4 consecutive in montagna e autore
di prestazioni eccezionali, come la scalata al Ballon d'Alsace nella quale oltre
a piantare gli avversari staccò anche le macchine dell'organizzazione.
Pottier, forse la prima leggenda della Corsa gialla, morìrà suicida il 25
gennaio dell'anno successivo, impiccandosi a causa di una delusione
amorosa. 1907 IL PRIMO ACUTO DEL.. PICCOLO BRETONE - Émile Georget vincendo 5 delle prime 8 tappe sembra poter dominare tranquillamente la corsa ma a
causa di una squalifica cede la testa della classifica al suo compagno di squadra Lucien Petit-Breton, il
quale rimarrà leader della classifica fino all'arrivo di Parigi. Il 26 luglio,
infatti, alla vigilia della 10^ tappa Émile Georget (vincitore di 6 tappe) era
stato penalizzato di 50 punti dalla giuria, in quanto nella tappa precedente
aveva cambiato bicicletta, cosa severamente vietata dal regolamento secondo
il quale era proibito qualsiasi tipo di assistenza ai ciclisti durante la tappa. - articolo letto 475 volte