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2009-04-09

Storia del Tour De France: dal duello Coppi-Bartali allo storico Tris di Bobet


1949 IL DUELLO COPPI-BARTALI FA IMPAZZIRE I TIFOSI ITALIANI
Dopo l’exploit dell’anno precedente, il Tour continua a sorridere agli italiani. Fausto Coppi e Gino Bartali -fra il delirio generale dei tifosi azzurri- si contendono la vittoria, dando vita ad un duello entrato nell’immaginario collettivo. La spunterà Coppi di oltre 10 minuti, dopo una rimonta pazzesca che gli consentì di recuperare 30’ di svantaggio dal battistrada J.Marinelli (FRA, poi 3°) accumulati nel corso della 5^ tappa per una crisi che lo aveva colpito. Fausto entrò per sempre nella storia del ciclismo, come il primo corridore a conquistare Giro e Tour nello stesso anno.
Divenne celebre la frase che accompagnava il Campionissimo nelle sue scalate: “Un uomo solo è al comando; la sua maglia è bianco-celeste; il suo nome è Fausto Coppi “pronunciata da Mario Ferretti all'apertura della radiocronaca della Cuneo-Pinerolo, terzultima tappa del Giro d'Italia del 1949. Coppi in quella edizione (la prima cui prendeva parte) vinse 3 tappe ed indossò in 5 occasioni la maglia gialla; Bartali la indossò 1 volta vincendo 1 tappa; grande Tour anche per F.Magni, vincitore di 1 tappa e leader di classifica per 6 giorni. Un’altra tappa la vincemmo con Rossello.
1950 KUBLER APPROFITTA DEI FORFAIT DI COPPI, BARTALI E MAGNI
Il Tour, dopo gli exploit di Coppi & Bartali (i più grandi di sempre), ha avuto una impennata di popolarità. La corsa gialla del ’50 però verrà vinta dallo svizzero Ferdi Kubler che farà tesoro in primis dell’assenza di Coppi e del ritiro di Bartali. Ginettaccio, durante la scalata dell’Aspin, era stato aggredito da tifosi (evidentemente invidiosissimi della sua grandezza) ed in segno di protesta aveva deciso di lasciare il Tour, invitando la squadra azzurra a fare altrettanto, malgrado Magni fosse in giallo. L’ennesima occasione persa per l’Italia, che in quel Giro di Francia conquistò comunque 7 frazioni (1 con Leoni, Corrieri, Magni, Bartali, Sciardis e 2 con Casotti) ed indossò per 1 giorno la m.g.
1951 UN’ALTRA VITTORIA ELVETICA INATTESA
Nel ’51 Coppi, affranto per la morte di Serse, il fratello, non riesce a confermare l’exploit del ’49, pur vincendo 1 tappa (le altre tappe le vinceremo con Biagioni, 2, il quale vestirà 1 giorno la m.g., e con Magni), mentre Bartali, giunto al capolinea, si piazza 4°. Hugo Koblet, della selezione Svizzera, trionfa senza problemi.

Dopo tante vicissitudini, assai comuni ai corridori dell’epoca, Coppi si riprende il proscenio spettatogli, vincendo a redini basse il 2° Tour, stavolta dominandolo dal principio alla fine, vincendo 5 tappe e indossando la maglia di leader per ben 14 giorni. Si trattò della 2^ accoppiata col Giro dopo quella del ’49. Ockers (BEL) arrivò con 28’17’’ dal Campionissimo, per quello che rimane tuttora il maggior divario del secondo dopoguerra. Gli azzurri in quel Tour vinceranno tappe anche con Magni (2) ed indosseranno la m.g. anche con Carrea (1) e lo stesso Magni (2). Il leggendario Coppi nella sua gloriosa carriera vanta tra l’altro 5 Giri d’Italia (record condiviso), 5 Giri di Lombardia, 3 MilanoSanremo, 1 Roubaix ed 1 Mondiale in linea. Dal fisico apparentemente poco atletico, era dotato di una notevole agilità muscolare e di un sistema cardiorespiratorio fuori dal comune (capacità polmonare di 6,5 litri e 44 pulsazioni cardiache/minuto a riposo), qualità che ne esaltavano la resistenza sotto sforzo. Coppi morirà a soli 40 anni (1960,) di malaria contratta durante una corsa nell'Alto Volta, in occasione dei festeggiamenti per l'indipendenza del paese.
I medici scambiarono la malaria per una influenza. La sua dipartita lasciò sottoshock ed indignato il Mondo dello Sport. C’è chi ha persino ventilato l’ipotesi di un complotto, non credendo ad un inconcepibile errore dei medici, visto che fra l’altro gli stessi familiari gli avevano fatto presente che si trattava al 99% di malaria, malattia che Raphaël Géminiani, suo compagno di sventura in Africa, aveva contratto pochi giorni prima.
1953 INIZIA L’ERA BOBET
Louis Bobet si aggiudica il Tour 1953 con 14’18’’ sulla rivelazione Mallejac e 15’02’’ sull’italiano G.Astrua. Bobet iniziava in tal modo l’era del dopo Coppi & Bartali, facendo sognare la Francia. In quella edizione noi ci aggiudicammo 3 frazioni con Isoti e Magni (2).
1954 DOPPIETTA BOBET
Il Tour 1954 non si discosta da quello del ’53, e così si assiste ancora al dominio di “Louison” Bobet che sbaraglia la concorrenza. Per l’Italia inizia una serie di Tour avari di soddisfazioni. In questo non vi prenderà parte.
1955 STORICO TRIS DI BOBET
Anche il Tour ’55 vede il trionfo a mani basse di Bobet. Agli altri non restano che briciole. Gli azzurri vincono 2 tappe con Fantini e Pezzi. Tra le altre vittorie di Bobet si ricordano il Giro di Lombardia e la Milano-Sanremo nel 1951, il Campionato del mondo di ciclismo nel 1954, il Giro delle Fiandre del 1955 e la Parigi-Roubaix nel 1956. Louison Bobet, che fu anche campione nazionale francese su strada, è stato tra i campioni di ciclismo più amati dal pubblico grazie alla sua generosità. Morì prematuramente di cancro il giorno dopo il suo 58° compleanno.
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