1927
La prima edizione dei Mondiali si svolse in Germania, sulla pista del Nurburgring, davanti a zero spettatori, a conferma dell’interesse che riscuoteva tale sport in Germania…La gara, lunga 6 h e rotti, fu vinta da Alfredo Binda che precedette sul traguardo il semi pensionato Girardengo di alcuni minuti. 3° posto per Piemontesi, a completare l’exploit azzurro che non sarà mai più ripetuto. La notizia della grande vittoria italiana corre sui fili del telefono nel mondo. L'Italia sportiva è in festa. Scene d'entusiasmo indescrivibile a Milano al ritorno dei nostri quattro campioni accolti da migliaia di tifosi. 1928
Si registra il grande successo del belga Rosse con oltre 20 minuti di vantaggio sulla concorrenza non proprio agguerritissima. L’Italia cede malamente lo scettro iridato e addirittura l'U.V.I. squalifica per scarsa combattività Binda e Girardengo per sei mesi, pena poi amnistiata. 1929
Questo titolo intercontinentale si decide in volata. E' Ronsse che scatta e supera Binda, che quasi non reagisce, tanto che anche Frantz lo supera nettamente. E' una soluzione inattesa, una sconfitta dopo una grande giornata degli azzurri che chiudono con un deludente terzo posto di Binda. 1930
Il percorso è tempestato di salite. Vi saranno molte cadute. Il Titolo si decide però in volata. Binda conquista il 2° iride, alla piazza d’onore Guerra.
1931
Quest'anno, per la prima volta, il Mondiale professionisti si svolge in prova unica a cronometro, 172 km, partenza ad ore 7. Poche decine di metri di dislivello costituiscono le maggiori difficoltà. Il Titolo andrà al dominatore Guerra. Binda è sesto a 8'42". 1932
Si corre in Italia sul circuito di Rocca di Papa a Roma. Binda e Bertoni staccano tutti ed arriveranno rispettivamente primo e secondo. Per Binda è il 3° alloro iridato. La leggenda è servita. Per il Fascismo è l’occasione per celebrare la superiorità della razza italica. 1933
Binda e Guerra, vincitori delle ultime edizioni, si sorvegliano e si marcano stretti fino ad annullarsi. La vittoria va ad un giovane francese, Georges Speicher, che ha da poco trionfato al Tour ma che era stato relegato tra le riserve in vista del Mondiale. Ma l'infortunio di un titolare spiana la strada a Speicher che senza allenamento adeguato si presenta al via nel mondiale di casa. Speicher scatta e in pochi chilometri raggiunge un vantaggio tale che nessuno potrà colmare. Speicher vola in trionfo ed è la prima volta che un francese veste la maglia iridata. Magne finisce secondo e completa il trionfo transalpino con cinque minuti di ritardo, l'olandese Valentyn è terzo ad oltre dodici minuti. 1934
Vince a sopresa il belga Karel Kaers che la leggenda vuole alla sua prima uscita su strada. Kaers, in una sorta di gara su pista visto che il circuito misura appena 9,5 km da ripetersi per 24 volte su un manto stradale pressochè levigatissimo, prevale al termine di una volatona a 14 su Learco Guerra non senza polemiche. L'astuto pistard belga compie una serie di scorrettezze che i giudici di adesso, grazie anche alle riprese televisive, avrebbero sanzionato con la squalifica. E invece il povero Guerra, che avrebbe meritatamente vinto il suo secondo mondiale, si deve accontentare della seconda medaglia d'argento. Guerra va dai giudici per protestare ma il mondiale è di Kaers. 1935
Si corre in Belgio in un circuito fatto di continui saliscendi; è per questo che i belgi non schierano il campione in carica Kaers, puro velocista. Guerra appare subito in debito d'ossigeno, le gambe non girano come dovrebbero e non appena i nemici numeri uno se ne accorgono, francesi e belgi, iniziano una serie interminabile di scatti micidiali che mettono in crisi il campione italiano. Nella volata a due è fin troppo facile per Jean Aerts battere lo spagnolo Montero. Danneels e Arts giungono nell'ordine attardati di oltre nove minuti. 1936
Antonin Magne, 33enne, campione popolarissimo in Francia, corona trionfalmente la carriera conquistando la maglia iridata sul circuito svizzero di Berna sotto la pioggia e con un freddo invernale. Alla fine Magne trionferà con quasi 10 minuti di vantaggio sull'italiano Bini. 1937
Un gruppetto giunge alla volata finale e per il belga Meulenberg è un gioco da ragazzi tagliare per primo il traguardo davanti a Kijewski. 1938
Quarta vittoria in cinque anni per il Belgio che a Valkenburg in Olanda va a segno con Marcel Kint, 1° in volata su un gruppetto di fuggitivi. Disfatta atroce per Gino Bartali, reduce da un grande successo al Tour de France. - articolo letto 310 volte