Questo è il momento più nero per Davide Rebellin, rischia tutto, il ritiro dei trofei, delle vittorie, il rifiuto a farlo partecipare al centenario del Giro d'Italia. Il 38enne corridore veneto è stato infatti trovato positivo agli esami anti doping svolti a Pechino 2008. Il Comitato Olimpico Internazionale ha trovato 7 atleti positivi su 948 campioni analizzati, ed uno di questi risulta essere l'atleta italiano che a quell'Olimpiade vinse un'argento. E pensare che al termine della gara si espresse così "Questa medaglia è la rivincita del ciclismo pulito. Credo di essere un esempio per tutti i giovani. Questo è l'esempio che si ottengono risultati con il sacrificio e con tanto allenamento. Io, durante l'anno, mi concedo solo due o tre giorni di festa e basta". Certo, ora è facile puntare il dito sull'accusato, ma come dice il corridore veneto Bruseghin "Se fosse stato un talento artificiale, non avrebbe vinto prima e nemmeno dopo. Finchè tutto non sarà ben chiarito, mi avvalgo della facoltà di non crederci. Ho tanta fiducia in lui, come uomo e corridore che anche fosse vero, mi sembrerebbe impossibile. Davide e' una persona di grande nobiltà, correttezza ed intelligenza, con una carriera lunga trent'anni, perche' vinceva sin da bambino". E noi tutti vogliamo credere che sia così, almeno fino alla prova delle controanalisi, noi tutti si vuole credere che Rebellin nulla abbia a che fare col doping chiamato CERA! - articolo letto 313 volte