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2009-05-22

Ciclismo: Petacchi, campione sfortunato


Alessandro Petacchi diventa il velocista che conosciamo solamente nel 2003, quando vinse 6 tappe al Giro d’Italia, eguagliando il semirecord stabilito dal suo antesignano Cipollini soltanto l’anno prima. Da quel momento Petacchi, a ben 29 anni (età atipica) diverrà Ale-jet, per via della sua straordinaria potenza e progressione finale che lo porteranno a non avere rivali negli arrivi allo sprint. Così Alex trionferà anche al Tour dello stesso anno, per 4 successi di tappa indimenticabili (che come vedremo rimarranno gli unici).
Ma i meriti di queste performance da leggenda sono attribuibili altresì alla sua squadra, la Fassa Bortolo, un team capace di trainare il nostro fuoriclasse nella giusta posizione per compiere la volata vincente. E non solo: ogni qualvolta vi è una fuga da lontano potenzialmente in grado di rovinare la festa, la Fassa si mette subito a tirare con un ritmo forsennato, rendendo vano ogni tentativo di evasione. Nello stesso anno Petacchi, mai domo, realizza una cinquina alla Vuelta, dove in passato aveva già ottenuto 3 successi. saranno 15 i successi ai 3 Giri, un record incomparabile.
L’anno seguente strabilia il Mondo andando ad ottenere 9 (dico 9) successi al Giro d’Italia, stabilendo il record del dopoguerra. Un primato ormai impossibile da eguagliare non solo per la difficoltà soggettiva ma anche perché è impensabile che in futuro vi siano tutti questi arrivi in volata, senza che 1 sola fuga vada in porto. Petacchi non potrà però prendere parte ad alcuna volata al Tour per infortunio: è solo l’inizio di una maledizione “in giallo” che gli precluderà per sempre la partecipazione alla Gran Boucle, dove avrebbe potuto infrangere ogni primato. Petacchi si consola alla Vuelta, calando un favoloso poker di vittorie. Nel 2005 Ale-jet fa sua la Milano-Sanremo, realizzando il sogno di una vita, e al Giro d’Italia realizza un poker che quasi ci lascia un po’ delusi per via dello score cui ci aveva abituati.
Stavolta non partecipa al Tour di sua spontanea volontà, scelta opinabile compiuta per preparare al meglio il Mondiale di Settembre che lo vede fra i papabili vincitori. Mondiale in cui deluderà; ma come sempre trova nella Vuelta una sorta di ripiego, andando a trionfare in 5 occasioni. Nel 2006 non prenderà parte a quasi nessuna gara di rilievo a causa di un brutto infortunio rimediato nelle battute iniziali della corsa rosa. Nel 2007 Petacchi (passato alla Milram a seguito dello scioglimento della gloriosa Fassa Bortolo) si aggiudica ben 5 frazioni al Giro d’Italia. Malgrado l’età avanzi inesorabile (il “Peta” ha ormai 33 anni) si ha la sensazione che di questo passo possa infrangere persino il record di Cipollini, di 42 successi al Giro e di Merckx, di 65 vittorie ai 3 Grandi Giri, ma non si sono fatti i conti col destino che gli riserverà traversie a non finire.
Petacchi, infatti, a maggio è trovato positivo al salbutamolo, sostanza che lui assume dietro prescrizione medica per curare l’asma; ma Alex avrebbe superato di poco la dose giornaliera, motivo per cui viene addirittura sospeso per 1 anno, trattando il nostro eroe come un dopato doc o quasi. Petacchi presenta ricorso, facendo leva sulla buona fede (quasi impossibile fra l’altro rispettare esattamente la dose prescritta dal medico, specie se si hanno degli attacchi) e sull’assenza di benefici sulle prestazioni agonistiche che tale sostanza incriminata conferirebbe. Ricorso accolto, ma nel frattempo ha dovuto dare forfait al Tour de France. In seguito, dopo che il nostro ha nel frattempo vinto la Parigi-Tours e 2 tappe alla Vuelta (per un totale di 19 vittorie rappresentanti un record italiano), il TAS di Losanna lo squalifica accogliendo il ricorso della Federciclismo: Petacchi dovrà ingoiare il boccone più amaro della carriera, non potendo prendere parte all’intera stagione 2008 (avrebbe saltato ugualmente il Giro per bronchite). L’età avanza ancora, e tanti buoni propositi (come quello di arrivare a 42 successi al Giro) vanno a farsi friggere.
Petacchi ritorna nel 2009. Egli ha ormai 35 anni, ed appare agli sgoccioli di una carriera che, senza la sfortuna che lo bersagliato a più riprese, avrebbe potuto issarlo in testa alla graduatoria dei velocisti di tutti i tempi. Ale-jet darà vita a 2 fuochi di paglia al Giro d’Italia, aggiudicandosi appunto le prime 2 volate della corsa rosa. Poi dovrà fare i conti con l’astro nascente Cavendish; con una nuova squadra (LPR Farnese), lontanissima cugina della Fassa, che lo lascia solo negli arrivi allo sprint, senza traghettarlo a dovere; con una serie di scorrettezze cui sarà vittima negli arrivi veloci…E perché no, con una condizione che va scemando, probabilmente per l’età. Al momento Petacchi vanta comunque 26 tappe al Giro d’Italia (4° posto assoluto), e 49 ai Grandi Giri (3° di sempre dietro a Merckx 65 e Cipollini 57), per un totale di vittorie di tutto rispetto pari a ben 162 in carriera.
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