Lino Marmorato: «Solo il Genoa può vantare oltre quaranta milioni di plusvalenze»
Dai fatti di Torino alle operazioni di mercato, dal bilancio stagionale ai piani per il futuro. Lino Marmorato, opinionista di Radio Nostalgia e Telecity, fa il punto sulla situazione in casa Genoa, tra la soddisfazione per un campionato esaltante. Le sue radiocronache su Radio Nostalgia assieme a Pinuccio Brenzini sono imperdibili. Delle vere chicche per chi ama il Genoa e desidera vivere le emozioni del campo anche stando comodamente in poltrona. Lino Marmorato è un personaggio mai banale e scontato, che riesce a raccontare le vicende rossoblù in maniera impeccabile. Dotato di grande originalità, oltre che di una indiscutibile competenza, l'ex arbitro possiede una dote non troppo comune: portare avanti le proprie idee senza sposare opinioni di comodo. Molto godibili ed interessanti anche le trasmissioni su Telecity che conduce assieme al direttore Marco Benvenuto.
Qual è il suo giudizio sulle decisioni del giudice sportivo in relazione al movimentato dopo partita di Torino - Genoa?
«Direi che le giornate di squalifica ai giocatori granata ci stanno tutte, così come quelle ai danni di Olivera, visto che nel calcio non vige ancora la legittima difesa. Rubinho? Giusto che non siano stati presi provvedimenti nei suoi confronti in quanto il suo intento era solo quello di difendere Olivera dall'aggressione degli avversari. A seguito di queste squalifiche, vorrei fare i miei più sinceri complimenti alla quaterna arbitrale e soprattutto al signor Brighi, in passato non troppo ben visto ma capace, in questo caso nel ruolo di quarto uomo, di capire perfettamente l'andamento dei fatti. Tutto è nato dalla panchina del Torino, su cui sedevano personaggi molto agitati come Diana e Pratali. Se devo proprio dissentire su qualche aspetto, non mi spiego il motivo per cui Colombo l'abbia fatta franca. Mi sembra poca, inoltre, una giornata di squalifica per Abate, reo di un fallaccio su Juric».
Ormai l'argomento di maggior attualità è il mercato. Cosa ne pensa delle prime mosse della società?
«Il Genoa è l'unica società che ha oltre quaranta milioni di plusvalenze. Ciò non significa che l'anno prossimo detterà legge ma di certo potrà dire la sua. Si trova quindi nella condizione di allestire una squadra molto forte, con quattro o cinque innesti di sicura qualità. Ad esempio non si può discutere un campione come Quaresma, esploso nel Porto con il 4-3-3 di Mourinho. Anche Floccari e Crespo sono elementi che non hanno bisogno di presentazioni: l'ex atalantino può ricoprire più ruoli sul fronte offensivo, mentre l'argentino è l'elemento giusto per le tre competizioni e, una volta che imparerà la diagonale tipica degli attaccanti centrali di Gasperini, ci sarà da divertirsi. Con il nostro allenatore hanno segnato gol a ripetizione Berretta, Pellè, Gasparetto e Greco, quindi è lecito essere estremamente ottimisti...».
Il primo tassello posto dalla società è stato quello della conferma di mister Gasperini. Un chiaro segnale sulla continuità del progetto.
«Non ho mai dubitato che Gasperini potesse andar via, non è uno sprovveduto. Alla Juve e al Milan non avrebbe potuto ricoprire il ruolo alla Ferguson come fa al Genoa. E poi nel club bianconero il tecnico ha un peso relativo: basti vedere che, dopo l'esonero di Ranieri, la vecchia guardia è tornata a giocare».
Secondo lei ci sono le condizioni per ripetere, se non addirittura migliorare, il piazzamento di quest'anno?
«Una stagione si basa anche su episodi: Olivera, ad esempio, ha calciato quattro volte in porta segnando altrettante reti. Senza il suo contributo i rossoblù avrebbero dieci punti di meno! La Fiorentina, invece, deve ringraziare un grande portiere come Frey e la tendenza ad andare a segno nei minuti di recupero. Sul mercato, come dicevo in precedenza, non credo che le avversarie del Grifone faranno faville. Per questo motivo i rossoblù potranno ancora una volta giocarsi le proprie carte».
Il suo collega Pinuccio Brenzini aveva rivelato a Pianetagenoa che, in caso di qualificazione dei rossoblù per la prossima Champions League avrebbe ballato un tango argentino, con tanto di rosa in bocca, con Paola Balsomini. Lei, in vista del prossimo campionato, sta meditando qualcosa?
«Beh, posso anticipare che se il Genoa, nella prossima stagione, dovesse chiudere nei primi quattro posti, sarò pronto a farmi biondo!». - articolo letto 385 volte