Tennis: Roger Federer, l'imperatore è tornato per lasciare il segno
Sembrava si fosse isolato dal Gotha dello Sport che lo aveva abbracciato per un lustro ininterrottamente. In realtà lo svizzero Roger Federer è tornato ad imperare come non gli accadeva da diversi mesi, inglobando tutta la gloria che gli era sfuggita da tempi non sospetti, tenendo a battesimo il primo Roland Garros della sua roboante carriera, Roland Garros sempre sfuggitogli, in primis a causa di un mostro rispondente all’”epigrafe” leggendaria di Rafael Nadal, quasi sempre trionfatore a Parigi, l’unico torneo doc che sino a poco tempo riusciva ad esaltarlo traslandolo sugli allori, unico torneo che invece era in difetto nel palmares sterminato di Federer, ammontante adesso a 14 Slam, eguagliando il mito della racchetta Pete Sampras. Sembrava finito, ma con questo successo..imperioso Roger torna a vestire i panni che più gli competono, di Signore del Tennis, in ogni senso, agonistico e caratteriale. Federer risveglia la leggenda impreziosendola con la perla più bella che inseguiva da un’eternità. Un gioiello che arriva proprio al culmine della carriera, quella carriera che non è affatto giunta al capolinea. Una bella rivincita per l’elvetico, ai danni di un Nadal che è stato fatto fuori alle prime battute dal fenomenale svedese Soderling, proprio colui che si è trovato di fronte il plurivittorioso di sempre Federer appunto. Così Roger fa parte di quella cerchia ristretta di tennisti che hanno vinto tute e 4 le prove del Grande Slam, e di certo non poteva mancare proprio lui. Durante la premiazione lo svizzero si è lasciato andare anche a qualche lacrima: "È la vittoria più bella di sempre. Non ho più pressione addosso, finalmente ho vinto il Roland Garros proprio nel periodo meno consono. Non se nemmeno io se merito il calore del pubblico". Nessuna recriminazione per lo sconfitto: "Roger mi ha dato una lezione. E' il miglior giocatore della storia". - articolo letto 294 volte