De Ceglie, Marchisio e Giovinco a nord, in Svezia. Buffon, Chiellini, Legrottaglie, Cannavaro, Camoranesi e Iaquinta dall’altra parte del mondo, in Sud Africa. Sono in tanti a tenere alto il nome della Juventus anche in questo periodo a cavallo tra le due stagioni. Tra Europeo Under 21 e Confederations Cup, l’attenzione resta massima. Mentre in Italia sta arrivando la bella stagione, il gruppo di Marcello Lippi se la sta vedendo con temperature tutt’altro che estive. Ma freddo o caldo non sembrano fare differenza, la comitiva azzurra continua nel suo cammino. Dopo aver battuto gli Stati Uniti nell’esordio di lunedì, è già vigilia del secondo match, quello di giovedì contro l’Egitto. Direttamente dal Sud Africa, ci ha pensato Gigi Buffon a commentare la situazione attraverso un messaggio lanciato sul proprio sito ufficiale www.gianluigibuffon.it. In una Nazionale in cui il bianconero spopola – cinque titolari contro gli Usa e ora è pronto anche Cannavaro – il numero uno continua a mantenere alto il ruolo di baluardo. «Una Nazionale molto bianconera? Sì e di questo non posso che essere contento. E’ il segno che la Juventus si sta muovendo bene e ciò mi fa ben sperare per il futuro». Ma prima di pensare al futuro, cioè a cosa attendere lui e i suoi compagni a partire da luglio, c’è da onorare la Confederations Cup. Forti del titolo di Campioni del Mondo, gli azzurri vogliono dire ancora la loro. «Siamo soddisfatto per la vittoria ottenuta all’esordio contro gli Stati Uniti. Quella americana è una squadra che ha dimostrato di poter competere con tutte le nazionali più forte e anche contro di noi non ha sfigurato. E ora ci apprestiamo ad incontrare un Egitto che, non solo per quello che ha fatto vedere contro il Brasile, merita molto rispetto. E’ una squadra che gioca bene, è veloce, dotata di ottime individualità. E se è Campione d’Africa un motivo ci sarà. Ci farà soffrire, ma con la compattezza e la voglia di soffrire che ci contraddistinguono ce la faremo a spuntarla». Compattezza e voglia di soffrire che sono da sempre caratteristiche tipiche delle squadre di Marcello Lippi. Il solito gruppo granitico, in grado di affrontare e superare ogni difficoltà. E anche qualche attacco dall’esterno, a cui Buffon risponde così: «Abbiamo dato una bella risposta a coloro che si sono dimostrati maldisposti verso questo gruppo. Il nostro commissario tecnico sa gestire tutto nel modo migliore, lanciando i giovani al momento giusto ed è successo anche questa volta. A tre anni dalla vittoria del Mondiale di Germania non si poteva e non si doveva stravolgere la squadra protagonista di quell’impresa. Io sono più che mai convinto che questo gruppo può ancora dare molto, ora alla Confederations Cup e poi nelle prossime gare di qualificazione per i Mondiali del 2010. E per questo merita tanto rispetto e un po’ di riconoscenza in più. In molti dimenticano che se il movimento calcistico italiano ha qualcosa da dare è soprattutto per merito nostro». - articolo letto 265 volte