Mi chiamo Jennifer, ho 34 anni e mia mamma alla mia età ha smesso di andare allo stadio per vedere il Bologna perchè aveva paura che le venisse un infarto...io invece sono ancora qua, continuo ad andarci. La passione per il bologna me l'ha trasmessa proprio lei, portandomi al Dall'Ara all'età di 2 anni a vedere Bologna-Juventus, poi le partite a seguire, serie A, serie B, serie C1. Quando lei smise io presi il suo posto andandoci con i miei amici, la prima partita che vidi mi ricordo ancora che fu Bologna-Spal, perdemmo....cioè, la rubarono!!! Fu poi un'ascesa, il mio amore per il Bologna cresceva sempre più, finchè non potei più farne a meno!
Sono una tifosa, ma mi ritengo soprattutto una sportiva, obiettiva nel criticare e nell'elogiare la mia squadra ma ciò nonostante quando entro dentro lo stadio mi trasformo, ogni maledetta domenica, in una belva inferocita! Già al mercoledì inizio a scalpitare, attendo impazientemente che arrivi la domenica (o il sabato), è come se aspettassi di incontrare il mio fidanzato o la persona che amo di più, è un'emozione bellissima!
Ho bisogno di essere allo stadio almeno un'ora e mezza prima della partita, amo vedere i tifosi che arrivano, il Dall'Ara che si riempie piano piano, i gruppi che appendono gli striscioni e tutta l'organizzazione... è come se fosse una preparazione mia personale, credo. Durante la partita devo stare rigorosamente in piedi, non ce la faccio proprio a stare seduta, mi sembra di impazzire e non smetto mai di cantare fino a perdere la voce, che tornerà poi con calma verso martedì... ma il problema arriva al dopo partita, perchè se si vince va bene ma se perde....se si perde....apriti cielo!!!! Una rabbia da paura che al lunedì è ancora più grande perchè ovviamente c'è sempre un amico che tifa per la squadra che ti ha battuto, e li sono liti a non finire con insulti che solo i tifosi possono darsi. Però ti rassereni quando pensi sempre che arriverà la volta che sarai tu a battere loro e allora..
Ricordo da piccola quando mia mamma mi portava nei distitnti, ho ancora in mente quanto stavo a guardare la curva, la guardavo più della partita e mi dicevo che un giorno, quando sarei stata più grande, ne avrei fatto parte. I tamburi, i fumogeni, vedere la curva Andrea Costa completamente Rosso Blu che tifava ninterrottamente. Non potevi non emozionarti, l'adrenalina che saliva e che si esauriva lievemente soltanto al fischio finale, fino al prossimo fischio d'inizio, x una nuova partita! Ricordo le trasferte con i treni speciali, che bello un treno pieno di gente con lo stesso amore, la stessa aspettativa di vedere una gran partita...un gran Bologna! Si rischiavano le botte ogni volta e non poche volte c'è stato qualche "angelo custode" che arrivava da dietro e mi salvava. Oggi tanta gente è stupita di quanto io sia così sfegatata, come lo sarebbe un ragazzo, e che al contrario della maggior parte delle ragazze, sono io alla domenica a lasciare a casa morosi & co. x andare a vedere la partita.. - articolo letto 580 volte