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2009-10-03

Roma-Napoli: la chiave tattica


ROMA (4-4-2): 27 Julio Sergio; 13 Motta, 29 Burdisso, 3 Andreolli, 17 Riise; 11 Taddei, 16 De Rossi, 7 Pizarro, 20 Perrotta; 9 Vucinic, 10 Totti. All. Ranieri
NAPOLI (3-5-2): 26 De Sanctis; 28 Cannavaro, 77 Rinaudo, 96 Contini; 11 Maggio, 23 Gargano, 21 Cigarini, 17 Hamsik, 15 Dàtolo; 27 Quagliarella, 7 Lavezzi. All. Donadoni
Napoli di scena all’Olimpico per quella che potrebbe essere l’ultima gara di Donadoni sulla panchina azzurra. Tutto dipenderà dalla prestazione, dalla grinta che gli azzurri metteranno in campo e dall’equilibrio tattico che fin qui non si è ancora visto per tutti i novanta minuti in casa Napoli. La Roma di Ranieri è diversa da quella di Spalletti anche se in molti casi, si intravedono ancora gli automatismi della Roma targata Spalletti. L’ex allenatore della Juventus vuole una squadra più concreta e solida ed è molto probabile la conferma del compatto 4-4-2, già schierato contro i bulgari del Cska di Sofia. Totti, il motore del gioco offensivo giallorosso, dovrebbe recuperare. Anche la Roma di Ranieri punta inevitabilmente sulla capacità del suo capitano di lanciare a rete i centrocampisti che si inseriscono. Perrotta e Taddei quelli più pericolosi in zona-gol, mentre Pizarro aggiunge i suoi assist a quelli di Totti. Gli spunti di Vucinic dalla sinistra dell’attacco romanista agevolano la manovra creando superiorità numerica. Donadoni dovrebbe confermare il 3-5-2. Senza Campagnaro e Santacroce, il tecnico bergamasco sarà costretto ad inserire un altro difensore dotato di scarsa rapidità come Rinaudo, favorito su Aronica. I pericoli potrebbero nascere soprattutto sul lato destro della retroguardia del Napoli dove Cannavaro, piazzato al posto dell’ex doriano, potrebbe incontrare non poche difficoltà contro Vucinic.
Maggio avrà il compito di aiutare Cannavaro in fase difensiva e ripartire affrontando Perrotta e Riise. Più agevole il compito di Dàtolo sulla corsia opposta. Contini dovrebbe vincere il duello con Taddei e lasciare più spazi in fase propositiva all’argentino. Contro un avversario come Totti, che sale verso la mediana e verticalizza il gioco di prima intenzione, è fondamentale tenere gli spazi stretti tra centrocampo e difesa e aggredire i portatori in mezzo al campo. In attacco il Napoli potrebbe incontrare pochi spazi sulle ripartenze. Ranieri cercherà di proteggersi dalla velocità di Quagliarella e Lavezzi facendo scoprire poco i suoi in difesa e limitando le sortite degli esterni bassi. Gli azzurri, come al solito, parteciperanno alla manovra offensiva con cinque o sei uomini giocando con palla a terra. Dàtolo potrebbe essere più incisivo di Maggio per i suddetti motivi, con Hamsik pronto ad inserirsi dalle retrovie. Indipendentemente dalla tattica, dagli schemi, dai movimenti, spariti nel nulla dopo il primo tempo di Genova, per il Napoli conterà ritrovare la grinta di un tempo per evitare il secondo ribaltone.
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