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2009-10-08

Mondiali Scherma 2009 - Italia Bum Bum


Si sono conclusi pomposamente i Mondiali di Antalya in Turchia, una delle migliori kermesse di sempre per i nostri colori, che hanno chiuso il medagliere al 1° posto, con 4 Ori, 2 Argenti e 3 Bronzi, davanti alla Russia assestatasi a 3 e Germania, Francia, Romania, Ucraina e USA 1. La spedizione azzurra ha riproposto tutto il fascino di questo sport, avente il pathos a farla da padrone. Ma ecco in dettaglio il racconto delle nostre medaglie, per rivivere le emozioni di una settimana di gare (http://it.wikipedia.org/wiki/Campionati_mondiali_di_scherma_2009).
IL BUONGIORNO SI VEDE DALLA SERA - Parafrasando un antico proverbio possiamo asserire come l’emblema di questa felice rassegna iridata sia stata fornita proprio al calar della sera, ovvero sul giungere del gong, con lo storico Oro conquistato -cozzando contro ogni pronostico- dalla Spada donne (Quondamcarlo, Moellhausen, Del Carretto, Cascioli), con un progredire eccezionale nel corso del quale hanno avuto ragione fra l’altro della Romania di 1 sola stoccata, dts; e sempre nei supplentari della favoritissima Francia (che chiude il medagliere con 1 solo Oro!). Dopo questi palpitanti incontri in Finale completavamo il capolavoro superando di slancio 45-31 la povera Polonia, mai parsa in grado di nuocere. Più che una Finale iridata sembrava un incontro amichevole.
BALDINI SCONFINATO - Andrea Baldini, dopo le tristi vicende doping (che gli hanno precluso i Giochi del 2008) conclusesi con lo scagionamento dello stesso, si è preso una rivincita doppia. Dapprima ha vinto l’Oro individuale nel Fioretto individuale. L’inizio era stentato, e non lasciava presagire la cavalcata trionfale che avrebbe inscenato. Baldini, infatti, ha rischiato di uscire già al secondo turno, con il sudcoreano Kwon (sotto 1-7 e 5-10 prima del 15-14 finale), poi ai quarti ha compiuto un’altra rimonta su Cassarà, portandosi da 7-11 a 14-12 prima del 15-14 che gli garantiva le semifinali, dove invece passeggerà al cospetto del russo Sedov, 15-6. In finale ha matato il cinese Zhu per 15-11, piazzando 8 tocchi consecutivi. Dopo 2 argenti per Baldini è così arrivato il momento…d’Oro.
Per il 2° anno consecutivo il Fioretto Uomini si tinge d’Oro, prevalendo in Finale sulla fortissima Germania di Joppich, bestia nera proprio del capitano Andrea Baldini. E sarà proprio il neo iridato a decidere l’incontro con 3 assalti encomiabili: 6-1, 2-0 e 6-3, mettendo a segno le ultime decisive stoccate, capitalizzando il +1 ereditato da Cassarà prima dell’assalto conclusivo disputato contro lo stesso Joppich, inchinatosi con la sua truppa al nostro strapotere d’antan. Hanno contribuito, seppur in maniera minore, al nostro exploit Barrera e Vanni, anche se quest’ultimo in Finale è stato un patatrac, perdendo 2 assalti 10-6 e 10-3, rimettendo in carreggiata la Germania che da -8 aveva concretizzato il sorpasso, conducendo anche di 2 stoccate. In Semifinale avevamo passato il turno per il rotto della cuffia, ai supplementari, con la Cina, rimontata dal 29-32 al 35-34. Per il Fioretto Uomini a Squadre è il 12° Oro iridato di sempre, a conferma di un’arma che non tradisce mai le inverosimili aspettative.
IL FIORETTO DONNE A SQUADRE TORNA IL DREAM TEAM - Attestazione d’imperiosità nel Fioretto donne a squadre, tornato, ai margini di 5 anni di stop, sul tetto del Globo terraqueo. La nostra rappresentativa è stata epica (al di là di ogni retorica), sormontando ogni ostacolo con facilità quasi irrisoria. Il 1° Turno ci poneva dinnanzi alla Gbr: impietoso 45-23. Poi affrontavamo la Sud Corea, soggiogata di 10 stoccate, per quello che si rivelava il match meno dominato dalle ragazze azzurre. In Semifinale sbriciolavamo la Romania 45-27, un punteggio incredibile per essere una Semifinale, appunto. La Finalissima con le russe sarà pure a senso unico: 45-33 per le nostre, che avranno un massimo vantaggio di 17 stoccate, margine da far sbilanciare anche i più superstiziosi, salvo ricrederci a causa della scoppola patita dalla Di Francisca, 5-13 (che era arrivato ad essere 3-13!) dalla Korobeinikova, un uragano inarrestabile, per un assalto che stava divenendo spettrale per i nostri colori, trovatisi a “sole” 9 stoccate di surplus. Per fortuna la Errigo ci rimetteva in sesto, e la Vezzali, pur senza strafare, ufficializzava il nostro ritorno in auge, per ultimare in bellezza una giornata a tratti fantascientifica. La Vezzali conquista così l’11° Oro iridato (6 a squadre) nella sua esorbitante carriera che annovera anche 4 Argenti (2 squadre) e 2 Bronzi mondiali e 5 Ori (2 a squadre), 1 argento e 1 bronzo (squadre) ai Giochi, per non soffermarci più di tanto sugli Europei dove vanta 7 Ori (3 squadre), 3 Argenti (1 squadre), 3 Bronzi (squadre), per un totale scioccante di 23 Ori, 8 Argenti e 6 Bronzi, ovvero 37 allori!!! Il trionfo del Fioretto Donne ha visto però una protagonista a sorpresa, Arianna Errigo, che a 21 anni, al suo esordio mondiale, si è dimostrata senza timori reverenziali, trascinando con le proprie performance la nostra squadra. Una ragazza che si appresta a raccogliere il testimone della gloria proprio dalla mitica Valentina. A fare da cornice a codesti Mondiali vi sono stati i bronzi inattesi della Errigo e Di Francisca, sempre nel Fioretto al femminile, di nonno Luigi Tarantino nella Sciabola e l’argento dell’olimpionico M.Tagliariol nella Spada, specialità che ha deluso nella prova a squadre. Delusione anche per la Sciabola a Squadre che in Finale consuma un vero harakiri andando a perdere 45-44 con la Romania dopo aver condotto di 9 stoccate, 6 prima del disastroso assalto del faro (o presunto tale) A.Montano (già flop nell’individuale), palesando una deficienza di personalità, che in uno sport come questo è fondamentale.
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