Marcelo Moreo Martins, il 22enne bomber prestato dallo Shakhtar Donetsk al Warder Brama esulta come Batistuta ed è un mix tra Kaka, Adriano, Amauri e Tévez. Il possesso di oppio passaforto, alla seleçao di Dunga ha preferito "La verde" di Sànchez e ora non ha più scuse: deve sfondare anche in Europa.
Martins in Bolivia, Moreno in Brasile. Nessun sdoppiamento della personalità, ma cognome e pasaporto doppi: quelli bolviani li deve alla madre, quelli brasiliani al padre. Martins è il classico prodotto di due culture calcistiche e no. Impara a giocare nella città dove è nato e nel 2002 entra nell'under 19 del più prestigioso club cittadino. A inizio del 2004 si trasferisce a est del Brasile per giocare col Vitoria, ex squadra di Dida. Già a marzo è osservato da molti club e un anno dopo decide di approdare al Cruizeiro e non al PSV,che gli avava offerto 1,5 miliioni di dollari. Non entra in campo per tre mesi, si sente oppresso dagli altri, ma un goal cambia le cose e non uscì più dal terreno di gioco. Nel 2005 viene chiamato per un torneo in Giappone dal Brasile,ma i litigi col mister lo porteranno a cambiare nazionale. Col Bolivia incanta e si diverte a volteggiare con la palla,diventando un leader incontrastato. Nel 2008 lo cerca il Liverpool, lo cerca il Real Madrid, ma approda in Turchia per giocare con lo Shaktar. Quest'anno,la società vincitrice della Coppa Uefa, l'ha ceduto al Warder Brema,dove però non trova spazio. Riuscirà un fenomeno come lui ha far vedere quello che vale? - articolo letto 277 volte