Il calcio internazionale è in lutto. Robert Enke, portiere della nazionale tedesca e dell'Hannover è morto a soli 32 anni. Martedì 10 Novemre aveva effettuato regolarmente la seduta del mattino, ma poi non si è presentato all'allenamento pomeridiano. La moglie si è rivolta alla polizia ma nessuno è riuscito ad impedire al portierone di andare via dai binari del passagio a livello, perchè ormai era troppo tardi. Nella commovente conferenza stampa la moglie Teresa ha reso noto che Enke soffriva da tempo di depressione. Già nel 2003 si era curato da questa malattia, quando era approdato a Barcellona, che però non lo utilizzava mai anche se l'aveva acquistato dal Benfica. Una parentesi al Fenerbahçe e due mesi al Tenerife non erano riusciti a sollevarlo. Per fortuna il ritorno in Germania per aiutare la moglie incinta e le infinite terapie avevano messo fine alla malattia, ma la sfortuna ha continuato a stare nei paraggi: nel 2006 a soli due anni moriva la sua bambina, nata con un serio problema cardiaco. Nel 2007 ecco il meritato esordio in nazionale, ma riecco la depressione che lo allontana dal campo per molto tempo, rinchiuso dentro di se pensando alla sua carriera ed a sua figlia adottiva. Così se ne va un campione, un uomo costretto a soffrire nella solitudine della malattia, per non creare problemi alla nostra società. Ciao Enke, starai per sempre fra di noi. - articolo letto 337 volte