Il Napoli è di scena al Tardini di Parma dove gli azzurri vinsero nell'ultimo confronto del 2008. Moduli quasi speculari a confronto a Parma. La squadra di Guidolin schiera un classico 3-5-2 con due esterni difensivi come Zaccardo e Castellini, mentre Mazzarri dovrebbe ancora una volta partire con il 3-5-2 per passare durante l'incontro al 3-4-3. I ducali sono molto ostici da affrontare. In fase passiva schierano cinque difensori puri e due mediani come Dzemaili e Morrone, bravi più a darle che a riceverle. In fase attiva, però, non brillano, anche se hanno conquistato al Tardini la maggior parte dei punti che hanno in classifica. I ragazzi di Guidolin hanno vinto spesso di misura e realizzando sui calci piazzati. Gli azzurri dovranno fare molta attenzione a saltatori come Lucarelli, Panucci, Zaccardo, Dellafiore che sono gli specialisti della squadra. La coppia d'attacco sarà formata dall'ex Amoroso e uno tra Bojinov, da valutare s le sue condizioni, e Lanzafame. Coppie inedite che puntano molto sulla tecnica. Più bravo a proteggere palla e far salire la squadra Amoruso, più veloce e abile a calciare a rete Bojinov, bravo nel dribbling Lanzafame. Il Parma si affiderà alle sponde di Amoroso per salire la squadra anche con gli esterni Zaccardo e Castellini, mentre Bojinov girerà intorno all'ex azzurro per ricevere l'assist giusto e calciare a rete. In chiave passiva, il Napoli dovrà lasciare stringere le marcature sulle punte per limitarne le giocate tecniche e mostrare attenzione sui calci d'angolo avversari. In fase di possesso, difficilmente la squadra di Mazzarri potrà approfittare di qualche azione in contropiede contro uno schieramento così attento. I difensori emiliani sono abili nel gioco aereo e vanno colpiti con le giocate di prima e rasoterra. Ad ogni modo, c'è da attendersi una gara equilibrata e bloccata, salvo marcature nella fase iniziale dell'incontro. Decisivi i confronti sugli esterni. - articolo letto 1314 volte