Juventus-Inter,la sfida infinita.Tifo Inter da quando mio zio mi fece giurare e da lì, poco prima dell'avvento del Fenomeno Ronaldo, sono follemente innamorato di questa squadra. Il fegato và, ma è meno 'fresco' rispetto agli inizi. Come tanti tifosi interisti, tempi di disperazione, delusione, frustrazione mi hanno afflitto, ma mai sconfitto, ed ora siamo qui a gioire. Ma non posso dimenticare il rigore del '98, un autentico "furto"..il 5 maggio 2002, uno scudetto scucito prima di cucirlo. Il mattino del 5 maggio 2002 feci la scorta di bandiere e trombette, solo uno scellerato poteva minimamente pensare che quel giorno non sarebbe stato positivo per noi.Dopo il 2 a 2 di Vratislav Gresko (nella nostra porta però) qualcosa faceva capire che non era poi così facile, e quello scellerato, tanto scellerato non era.Purtroppo. E quindi,3 a 2, 4 a 2. Un incubo. Il piccolo circolo dove in tanti lo affollavamo, presto diventò luogo di imprecazioni, lacrime, occhi increduli, facce annichilite. Pochi minuti prima del fischio finale, il proprietario diede fuoco alla bandiera, io abbandonai momentaneamente il posto e salii nella macchina di un amico, e sentimmo per radio che Varenne stava vincendo:fu quasi un insulto,anzi peggio..una derisione. Fine della partita, io seduto sul marciapiede del bar,a piangere senza sosta. I passanti mi chiedevano preoccupati perchè stessi piangendo, ignari del suicidio-tricolore. E quando, tra le lacrime, riferii il perchè del pianto, mi dissero: sei giovane, ne vedrai altri. Ne ho visti 4! - articolo letto 483 volte