Ciclismo, la Milano-Sanremo edizione per edizione: dal 1936 al 1941
1936
Alfredo Binda, fratturandosi il femore destro, conclude la sua eccezionale carriera sul freddo asfalto della campagna piemontese... Varetto e Romanatti riescono a giungere in vista dello striscione d'arrivo con un buon vantaggio. Praticamente non c'è volata perché troppo grande è la supremazia e la sorprendente freschezza di Varetto che fa sua la "corsa della vita" e intasca il premio ufficiale di tremila lire. 1937
Protagonista di un'azione bellissima per potenza e continuità Del Cancia arriva a Sanremo con più di due minuti di vantaggio su Favalli. 1938
Vince ancora Olmo allo sprint uno Sanremo corsa con la media record di 38 km/h.
1939
Sarà una volata a 5 con Bailo e Bini della Bianchi, con Bartali della Legnano, con un Vicini imprevedibile e con Chiappini velocista e forse il più in forma di tutti. Ma è il grandissimo campione in erba Gino Bartali che attacca da lontano costringendo gli altri ad una volata lunga e purtroppo per loro, da perdenti. Secondo è Bini, terzo Bailo. 1940
Ancora una vittoria in volata del campione toscano Bartali, a mio parere il più grande ciclista di sempre (http://www.youtube.com/watch?v=mbeSOkVSpQM), vincitore fra l’altro di 3 Giri d’Italia e 2 Tour de France, uno dei quali, nel 1948, con una impresa “divina” che lo ha proiettato di diritto fra i campionissimi di questo sport. 1941
Nel pieno della Guerra, che comunque non coinvolge ancora l’Italia (intesa come territorio), si disputa, pur fra tanta preoccupazione, la Milano Sanremo 1941 orfana di tanti giovani sacrificati all’altare della Patria. Il fatto topico della corsa si verifica su Capo Berta allorché Favalli, con un'azione di grande spessore atletico, si alza sui pedali e fa il vuoto. - articolo letto 216 volte