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2010-03-25

Campagnaro: "Se Lippi vuole, io sto molto bene..."


Hugo Campagnaro, idolo e icona del Napoli, è tentato di cambiare la cittadinanza per avere un’opportunitá nella nazionale campione del mondo. Al giocatore argentino questo non gli dispiace: “Ho sognato sempre di giocare un mondiale e se non lo posso fare con l’Argentina... in Italia mi hanno trattato sempre molto bene”, dice.

Domenica scorsa Lippi ha visto la gara con il Milan dove Campagnaro ha giocato molto bene ed ha segnato un gol. Tutto il mondo parla di Hugo Campagnaro, il cordobes, nato a Rio Cuarto, che ha cominciato a giocare nelle giovanili del Deportivo Moron. Sta disputando la sua ottava stagione in Italia, ma questa è la prima volta che sta facendo rumore. Dopo aver girovagato l'Italia, giocando anche in Serie B con il Piacenza, è stato ceduto al Napoli e in poco tempo è diventato idolo dell’ex squadra di Maradona. Dopo il pari con il Milan i siti Internet che parlano del Napoli (www.tuttonapoli.net ,www.tifosidelnapoli.it .forumfree.net ye www.hacampagnaro.forumfree.it) hanno chiesto a gran voce la sua convocazione. Si, è strano…i tifosi napoletani chiedono al loro Dio (Maradona) che chiami il difensore perchè lo vogliono vedere ai mondiali. Ma la convocazione diffícilmente arriverà, allora potrebbe aprirsi un’altra porta: quella dell’Italia. Si, nelle ultime ore si è vociferato che Marcello Lippi lo starebbe seguendo. Potrebbe ripercorrere le orme di Mauro Camoranesi. altro oriundo. Olè ha parlato con Hugo Campagnaro; l’ex moron ha risposto senza dubbi: “Sarebbe un onore e una grandissima responsabilità se mi chiamano della nazionale italiana; io non chiudo nessuna porta.”

Stai attraversando il tuo migliore momento?

"Sto molto bene. Sono riuscito a superare una serie di noie muscolari che mi impedivano nel girone di andata di dimostrare il mio vero valore, non riuscivo a trovare continuità. I dirigenti del Napoli hanno scommesso moltissimo su di me ad inizio stagione"

Che cosa rimane di quel giocatore di Deportivo Moron che affronta oggi il Milan, l'Inter, la Roma, e che è idolo della tifoseria di uno dei grandi club dell'Italia?

"Ho graditi ricordi di Deportivo Moron perché iniziò li' la mia carriera. Il Moron mi diede la chance di venire in Italia, dove arrivai molto giovane, 21 anni. In Italia il mio stile di gioco è cambiato moltissimo. Ho dovuto adattarmi a diversi sistemi tattici (Difesa a tre, a 4, a 5). Ho giocato anche da laterale destro, laterale sinistro (come domenica scorsa, contro il Milan), da terzino destro, terzino sinistro…quì si lavora molto nell’ aspetto tattico, gli allenatori sono molto precisi. Se non ti puoi adattare, qui non puoi giocare".

Sei un difensore duttile, il reparto arretrato è la zona dove Maradona ha più dubbi: ti sei mai chiesto perché non ti è stata mai data una chance nella Nazionale?

"E' vero, ho pensato molte volte a questa cosa, ma non voglio che diventi un'ossesione. L'Argentina ha avuto e continua ad avere eccellenti difensori che sicuramente con bravura si sono guadagnati il posto e devo pensare che io non ho convinto i tecnici a tal punto da guadagnarmi una convocazione. Può essere che mi abbia danneggiato il fatto di non avere giocato in Serie A in Argentina, sono passato della terza divisione alla serie A del calcio, il fatto di essere un giocatore di profilo basso, di non dare troppe interviste, non lo so… In realtà so che è stato data la chance a molti, per questo motivo mi illudevo, ma io non ho avuto la stessa fortuna. Non ho avuto mai una chance. Un motivo ci sarà. Se mi chiedi perchè, non lo so".

Quando sei arrivato al Nápoli, dove Maradona è un idolo pensavi che potevi essere più vicino ad una convocazione?

"Certo. Per gli argentini, e grazie a tutto quello che Diego ha fatto, Napoli è come una seconda terra. Tutti mi dicevano che se avessi giocato bene qua, la Selecion poteva essere più vicina. Ma fino a questo momento non è accaduto".

Paradossalmente, in questi giorni è uscita la notizia che ti stia seguendo anche la nazionale italiana..

"Si, è un'indiscrezione che mi è stata riferita da alcuni giornalisti napoletani dopo della visita di Lippi. Il ct è venuto a farci visita la scorsa settimana in allenamento parlando più di mezz'ora con noi, ma tutto quello che si dice sono voci della stampa, niente ufficiale".

Eri stato già vicino alla maglia azzurra quando giocavi nella Sampdoria?

"Si, è vero. Beppe Marotta, ds Sampdoria, mi rivelò che mi stavano seguendo. Mi chiese, anche, se ero disposto a cambiare posizione, giocando da terzino destro. Purtroppo nella settimana delle convocazioni mi feci male in amichevole contro il Chiasso e quel treno passò".

Se Lippi ti dovesse chiamare, cosa diresti?

"Io non chiudo nessuna porta. L'Italia è la mia seconda patria, mi sento molto bene e come calciatore, uno sogna sempre con giocare un mondiale".
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