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2010-05-23

93' Giro D'Italia, 151° tappa Mestre-Monte Zoncolan: è tornato Basso!


E’ stato bellissimo rivedere dopo diversi anni il vero Ivan Basso, quello, per intenderci, che prima della squalifica teneva testa a Lance Armstrong, per una sfida che potrebbe riproporsi nel prossimo Tour de France, anche se avrebbe un fascino sminuito per questioni anagrafiche. Oggi il varesino è stato l’unico a non piantarsi sul terribile Monte Zoncolan, la supersalita che debuttò al Giro d’Italia solo nel 2003. Basso, dopo un testa a testa con Evans, e dopo aver sfiancato lo stesso campione del Mondo, mostrando una condizione non palesata in fase di rodaggio, se n’è letteralmente andato, trasformando la sofferenza in piccola apoteosi.
Il capitano della Liquigas si propone di diritto come l’uomo da battere in questa corsa Rosa, specie dopo l’abdicazione del suo luogotenente Nibali, oggi andato inaspettatamente in crisi dopo la piccola impresa di ieri che lo aveva proiettato in auge. Basso ha tagliato il traguardo con 1’19’’ su Evans, 1’30’’ sull’ottimo Scarponi, 1’58’’ su Cunego, in ripresa rispetto agli ultimi Giri anonimi, anche se le corse a tappe non saranno più il suo forte…Vinokourov è arrivato a 2’26’’, alzando definitivamente bandiera bianca, in compagnia dei vari Sastre (giunto a 2’44’’), Nibali (arrivato a 3’07’’) e Arroyo, che conserva però la maglia rosa. Il lotto dei favoriti si restringe così ulteriormente, visto che a parte Basso ed Evans, in pochi sembrano in grado di resistere alle prossime arrampicate doc, che alla vigilia hanno spinto gli esperti a ritenere questa manifestazione una delle più ardimentose nella storia del Giro.
La classifica generale recita: Arroyo, come detto, ancora in testa, per forza d’inerzia; a seguire Porte a 2’35’’ (un altro destinato ad essere risucchiato dai big), Basso, il vero leader, a 3’33’’. Poi, Sastre a 4’21’’, Evans a 4’43’’, Vinokourov a quasi 6’. Ecco come sul sito della Gazzetta dello Sport veniva descritta la tappa odierna: “Tappa di montagna dura con finale durissimo – secondo arrivo in salita. Fino al Rifornimento di Spilimbergo (km 103-106) si percorrono strade larghe e diritte. Poi una volta entrati nella Val d’Arzino inizia la successione di GPM: Sella Chianzutan (955 m – km 143,6), Passo Duron (1069 m – 182,8) con tratti attorno al 18%, Sella Valcalda (958 m – km 202) prima di arrivare a Ovaro dove inizia la salita finale del Monte Zoncolan, considerato la salita più dura d’Europa: 10 km al 12% di media con punte del 22%. Da segnalare tre brevi gallerie nell’ultimo chilometro. Il traguardo Volante con abbuoni è posto a Paularo (km 178,5) all’inizio della salita di Passo Duron. i 3 km sequenza di due tornanti (sinistra-destra) intervallati da un tratto (l’unico) quasi piatto. A seguire pendenze dal 12 al 18% fino alle tre gallerie (150 m- 60 m- 110 m) che immettono negli ultimi 500 m all’11% di media con pendenze fino al 16% in corrispondenza al tornante ai 250 m dall’arrivo. Fondo in asfalto, carreggiata di 5 m.” Domani riposo, in vista della cronoscalata di Plan de Corones.
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