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2007-10-17

Catania, Bene e Male


Domenica senza campionato, senza “pane quotidiano” per gli affamati pallonari italiani. Primo Check Point, occasione di voltarsi alle spalle per un’analisi di quanto visto in questo primo scorcio. Per il Catania due vittorie, tre pareggi, due sconfitte; 9 punti, un bilancio discreto, in termini di classifica. Un bottino che finora soddisfa abbastanza tifosi e dirigenti, frutto di una ritrovata solidità difensiva, più che di un attacco prolifico. Sì, il Catania, la retroguardia “emmenthal” dello scorso anno, che basa i suoi successi sul reparto arretrato, che ha sopperito alle sfortune e ai limiti di quello avanzato, sinora abbastanza sterile. Ad avvalorare quanto detto,i numeri, le statistiche registrate fin qui. Un dato, su tutti, salta all’occhio: il Catania, insieme al Napoli, è la seconda difesa del torneo, con 6 reti subite, seconda solo alla capolista Inter(5 reti subite). Da sottolineare che i rossazzurri hanno già incontrato Milan, Inter, Fiorentina, e che ben 8 squadre (Livorno, Reggina, Parma, Lazio, Cagliari, Palermo, Empoli, Udinese) hanno già raggiunto o oltrepassato la decina dei gol incassati. Andando nello specifico, possiamo notare come ben 31 dei 98 contrasti vinti dalla squadra, quasi un terzo, sono firmati dal quartetto Sardo-Terlizzi-Stovini-Vargas; da notare i 13, solo del peruviano. Vargas è anche uno dei miglior crossatori dell’intero campionato: 12esimo in classifica generale coi suoi 41 traversoni. Il Catania, così come l’anno scorso, resta una delle squadre più cattive del campionato. Quarta per ammonizioni, 18 totali; seconda insieme, ad altre 6 squadre, per espulsioni(2); un dato che sta a testimoniare un nervosismo già visto; le due espulsioni, di Baiocco e Tedescosono state “dirette”, due calciatori, Martinez e Terlizzi, sono già in diffida. Squadra carismatica, ma gli eccessi, e i “colpi di testa”, si pagano in squalifiche, attenzione. Ottimi numeri, comunque, riguardanti la difesa. Poveri, invece, quelli dell’attacco, tallone d’Achille del Catania da settembre ad oggi. Penultimi in classifica, per quanto riguardo gol fatti(solo 5), migliori solo dell’Empoli di Cagni; inferiori a Cagliari, Parma, Siena, Genoa e persino al fanalino di coda Livorno. Le 16 reti dell’Inter, miglior attacco, sono una chimera. Ma la cosa più eclatante è un’altra: il Catania è ultimo in graduatoria sia alla voce “passaggi utili”, sia a “tiri”. Niente sottolinea di più la mole di gioco sterile dei rossazzurri. Poca, pochissima concretezza e pericolosità in avanti. Le 64 conclusioni sono meno della metà dei 138 della Roma; Reggina, Livorno, Cagliari, Siena e Parma superano tutte almeno gli 80 tiri. Il bilancio magrissimo, come detto, riguarda anche i passaggi : 1462 utili su 1982 effettuati. Troppo, troppo poco. Specie notando i quasi 400 passaggi utili di differenza rispetto al Siena, e i quasi 500 rispetto alla Reggina. Il Catania paga la scarsa vena sottorete dei suoi tiratori, e l’imprecisione delle sue fonti di gioco. Spinesi e Mascarahanno calciato verso la porta, rispettivamente 13 e 11 volte, non mettendo a segno nessuna rete. Da notare anche l’imprecisione, soprattutto di Spinesi: solo 4 delle suoi 13 conclusioni hanno centrato lo specchio. Per quanto riguarda i passaggi utili, c’è ancora Spinesi in “lista nera”: 49 su 81, poco più della metà. Sottolineiamo, invece, la buona percentuale si Biagianti, riguardo ai passaggi (38 su 46), icona delle ottime prestazioni del ragazzo di Firenze, che ha ripagato la fiducia data; e non è escluso di rivederlo presto in campo… Questa situazione, è inversamente proporzionale a quella dell’anno passato. Nella scorsa stagione il Catania di Marino finì ultimo nella graduatoria dei contrasti vinti e ben nono in quella di passaggi riusciti. In tutto ciò è lampante l’influenza del cambio di allenatore. Il gioco di Marino prevedeva una rete di passaggi articolata, una squadra divertente, briosa, che cercava la via del gol con manovre lunghe e avvolgenti; una squadra che però si scopriva eccessivamente, e pagava in difesa(68 gol subiti a fine campionato, seconda peggior difesa ndr) l’efficienza della fase offensiva. Quello di Baldini, invece, è un Catania “all’italiana”. Una squadra compatta, equilibrata, che ha la sua forza in un’accurata fase difensiva e nel cinismo di quella offensiva, in attesa soprattutto che le punte cominciano a segnare. Una squadra che ricalca per certi versi, la nazionale campione del mondo di Lippi, nel modulo, nella filosofia di gioco, nel gruppo senza nessuna “primadonna”, e speriamo anche nei successi… - articolo letto 214 volte

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