Avevo detto che mi sarei divertito a sfornare statistiche sul campionato dello sport più bello del mondo, ma oggi davvero non me la sento. Che senso ha divertirsi coi numeri della serie A, oggi? Ho l\'amaro in bocca, mi sento svuotato come tifoso, come sportivo, come appassionato, come insegnante di calcio per i giovani, come persona che ha assistito per l'ennesima volta ad una tragedia. Cosa dirò oggi ai miei ragazzi all'allenamento? Come gli dirò di impegnarsi, di rivisitare le gesta dei loro campioni in tv, come insegnerò tecnica e tattica, come gli dirò che possono diventare dei bravi calciatori? Perchè, poi, dovrebbero diventarlo? Li stò vedendo crescere, come uomini e come calciatori, li educo al calcio ed alla vita, ma se oggi mi faranno domande, cosa risponderò? Che l'attaccamento ad una maglia vale la vita? O che una passione può ucciderti? Fermatevi, fermiamoci, questo non è più uno sport, sarebbe bello tornare indietro una quarantina d'anni, invece... - articolo letto 207 volte