PRESENTAZIONE
Un derby marcato rossoazzurro che non sparirà mai dalle menti e dal cuore di ogni vero etneo. Una partita che ha sancito la vera potenza della squadra di mister Baldini, superiore, di gran lunga, al formidabile Palermo che lotta per ambizioni europee. Il Catania potrebbe lottare pure per lo scudetto, con le ambizioni che rendono ogni tifoso un amabile sognatore. La formazione etnea deve restare coi piedi a terra e confrontarsi con la dura realtà del campionato italiano. Archiviare il derby per continuare a marciare verso gli obiettivi prefissati. La prossima avversaria si chiama Lazio, lo stadio è l’Olimpico ed il Catania è chiamato a confermarsi. A tal fine serve solo il lavoro, condito da molta umiltà e sacrificio per questa maglia. La Lazio viene dalla durissima partita contro l’Inter, recupero della 12 giornata. La squadra di Delio Rossi si trova dietro in classifica rispetto agli obiettivi preposti, dietro pure al Catania. Un ostacolo, quindi, arduo da superare per la formazione etnea. Una formazione completa e rispettosa, quella biancoceleste, tra cui emergono Stendardo e Firmani, due nomi ex rossoazzurri che hanno lasciato un buon ricordo ai piedi dell’Etna. Una partita preannunciata ricca di emozioni anche sotto l’aspetto tattico, reso equilibrato e concreto da due allenatori, Delio Rossi e Baldini, perspicaci e professionali. Al fine di stabilire armonia in mezzo al campo, sarà di fondamentale importanza il ruolo svolto dai due centrali Edusei, tra le fila rossoazzurre, e Ledesma nella Lazio.
PASSATO
Cristian Daniel Ledesma nasce a Buenos Aires il 24/09/1982. Cresce nelle giovanili del Boca Juniors. Nel 2001 l’approdo in Italia alla corte dei giovani prodigi garantiti da Pantaleo Corvino, allora direttore sportivo del Lecce. In pochissimi anni in centrocampista brucia tappe e gerarchie fino a diventare capitano. Colleziona 29 presenze ed una rete in B, mentre le quattro stagioni trascorse in A gli valgono 2 reti e 68 presenze. Nell’estate del 2006, con la retrocessione dei pugliesi in B, rifiutare l’offerta della Lazio è impossibile.
Mark Edusei è nato il 29/09/1976 a Kumasi, una città del Ghana e capitale della regione dell'Ashanti. Dopo una stagione in Israele, tra alti e bassi, all’ Hapoel Petah Tivka si trasferisce in Italia, anticipando il destino di Ledesma al Lecce. Dal 1996 al 2000 resta alla corte del Lecce, con qualche parentesi all’estero, giocando nell’Uniao Leira ed al Bellinzona. Mark Edusei non è mai riuscito a trovare il giusto spazio nella squadra giallorosa, quindi preferisce trasferirsi al Cosenza in serie B, collezionando in due anni 66 presenza e 5 reti. Dopo quest’ottima esperienza si trasferisce al Piacenza e poi, finalmente, alla Sampdoria in serie A, dove esordisce il 22/09/2004. Da quella buona stagione ad un‘altra esaltante con la maglia del Torino, prima di sposare il sodalizio felice con il Catania.
PRESENTE
Stagione 2006/07, dopo un inizio difficile tra lo scetticismo della piazza, Ledesma diventa pilastro inamovibile dell’undici di Delio Rossi, gioca 33 incontri segnando 2 reti. La prima della sua avventura laziale la mette dentro nella partita più importante in quel di Roma, il derby di andata, un tiro scagliato da oltre 25 metri che dà il là alle tre marcature con le quali la Lazio supera i “Lupacchiotti” dopo anni ed anni di sconfitte. La seconda rete arriva contro l' Inter su calcio di punizione. Fondamentale nel quale fa presto a prendere il patentino di specialista. Lotito rifiuta i 20 milioni di euro offerti dal Betis Siviglia e lo mantiene in rosa anche per questa stagione dove finora ha disputato ben 10 partite, realizzando costantemente una media voto sufficiente, simile a quella ottenuta dal ghanese Edusei, autore di un campionato ad alto livello nel quale è riuscito a fortificare il centrocampo etneo. Dopo lo scorso anno esaltante, vissuto da protagonista assoluto con le 31 partite giocate, quest’anno è partito come presunto panchinaro da utilizzare a mezzo regime, ovvero all’occasione. Invece la caparbietà di questo grande uomo ha permesso un utilizzo costante e, quasi, imprescindibile. Un punto fermo, lì in mezzo al campo, dove nessuno trova la strada sbarrata. Destino vuole che la stagione scorsa, il Catania – Lazio d’andata, giocato a porte chiuse sul neutro di Lecce, fu proprio la gara che consacrò Edusei nell’undici titolare allenato allora da Marino, che nelle prime giornate, complice anche il ritardo di preparazione causato da un grave lutto familiare, aveva preferito relegarlo in panchina. L’esplosione in Inter – Catania, pur persa, la consacrazione in quel successo netto, 3-1 sui biancocelesti...continua sul sito www.mondocatania.com... - articolo letto 235 volte