Atalanta, Gosens: “Spero si possa ripartire, in Champions vorrei il Bayern”

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Le parole dell’esterno sinistro dell’Atalanta nel corso di una lunga intervista rilasciata a L’Eco di Bergamo.

BERGAMO – Robin Gosens, esterno sinistro dell’Atalanta, ha rilasciato una lunga intervista a L’Eco di Bergamo. Queste le sue parole a cominciare dalla situazione attuale: “È una situazione di grande dolore, per l’Italia e per tutto il mondo: qualcosa di incredibile, assurdo, che nessuno immaginava potesse accadere, almeno in maniera così grave. Non sono bergamasco, ma vivo in questa città da quasi tre anni e soffro tantissimo per quello che vedo: parlando con gli amici che sono nati e cresciuti qui, capisco ulteriormente il dolore di questa terra. È un periodo durissimo per tutti: spero passi presto. La situazione in Germania? Là è meno grave: anche lì ci sono molti contagi, ma non muore così tanta gente. Ho paura per la mia famiglia, specie mia mamma che è asmatica: le ho detto di stare a casa e non fare niente. Deve essere così per tutti noi”.

Sull’eventuale ripartenza ha aggiunto: “Spero si possa ripartire, ma ci sono ancora tante persone che muoiono e tanti contagiati, anche se i numeri sono in calo. Potremo giocare solo quando sarà garantita la sicurezza di giocatori, staff e tutte le persone che partecipano a una partita. Difficile fare previsioni ora: non so se sarà possibile riprendere nel giro di qualche settimana o mese. Di sicuro, dovremmo giocare senza pubblico e le condizioni sarebbero molto diverse: difficile scendere in campo senza tifosi. Il campionato sarebbe un altro”. 

Ipotesi Play-off? Il tedesco ha risposto così: “Non posso immaginare cosa succederà se il calcio si fermerà. Potrei dire che va benissimo il congelamento della classifica, perché noi saremmo qualificati in Champions: ma non sarebbe giusto per le squadre che stanno lottando con noi o per quelle che rincorrono qualche altro obiettivo. Mancano 12-13 partite, non due. In quel caso, mi augurerei i play-off: almeno potremmo meritarci la Champions senza che nessuno possa mettere in discussione il risultato”.

Il sogno Champions: “A Valencia è stata la giornata più assurda della mia vita. Vinci a Valencia, raggiungi i quarti di finale di Champions e scrivi la storia dell’Atalanta: per me, e credo anche per i miei compagni, è stato il momento più alto della carriera. Poi torni a Bergamo, vedi il dramma e la sofferenza della gente e quella vittoria non conta più nulla. Sono passato da uno dei momenti più belli a uno di quelli più brutti mai vissuti: due cose del genere nel giro di poche ore rappresentano un’emozione che non posso neanche descrivere. Tutto così assurdo che mi mancano le parole. Se sei ai quarti, vuoi andare avanti: ci proveremo. Da tedesco, mi piacerebbe incontrare il Bayern Monaco”.

E infine la Nazionale: “Da un lato un male che Euro 2020 sia slittata di un anno, perché sto vivendo la mia stagione più bella: ultimamente, Löw ha parlato di me e credo di essere vicino alla convocazione. Ma ora ho un anno in più per dimostrare di valere la Nazionale”.