Bari, trattativa Giovinco: cresce l’attesa

Ci siamo. Le ore che via via scivoleranno da questo momento in poi, sono quelle buone per conoscere, finalmente, il futuro prossimo di Sebastian Giovinco, principino bianconero corteggiato, su tutte, da Bari e Parma.

Gli ultimi giorni sono stati quelli della paura, delle conferme, delle smentite e dei ritorni fulmini dell’ottimismo, della felicità. D’Amico e Pasqualin, agenti della formica atomica, le vere e proprie star di questo ingarbugliato intreccio di mercato, che vede Angelozzi, diesse Bari, Leonardi, diesse Parma e Marotta, dg bianconero, come parti in causa informate sui fatti, chiamate, di volta in volta, a testimoniare, sottolineare ed ammettere che, la trattativa Giovinco, è sempre in una fase cruciale, importante, ma mai definita. Parma e Bari, impegnate in una staffetta d’altri tempi, a scambiarsi la palma di squadra più vicina al giocatore. Che stress, soprattutto per i tifosi di ambo le parti, che sognano ad occhi aperti l’arrivo del talentuoso bianconero.

Ma Giovinco, dalla vita, che cosa s’aspetta? Una cosa sola, giocare. Pare anche che, a sentir soprattutto Andrea D’Amico, sappia pure dove farlo al meglio, ovvero nel giardino del San Nicola. Ogni qualvolta, però, che si azzarda questa sua volontà, decisione, repentinamente arrivano le dichiarazioni del ds emiliano a smontare tale tesi: “Vogliamo il ragazzo… che vuole noi”. Mah, qui qualcuno, soprattutto nelle stanze segrete di via Torrebella, sorride sornione, conscio del fatto che, la formichina più corteggiata d’Italia, voglia il Bari e non il Parma.

Si è arrivati, comunque, ad un crocevia difficile ora da evitare. Le due società interessate al ragazzo hanno messo sul piatto le loro offerte, che sembrano, ad oggi, assomigliare tantissimo: prestito oneroso (circa 800.000 euro) con diritto di riscatto della metà per la prossima stagione (circa 3,5/4 milioni di euro). Marotta, adesso, non può far altro che ritirarsi nelle sue stanze e decidere. Ha sempre lasciato intendere di avere un debole per Angelozzi ed il Bari, che meno di due mesi fa gli hanno consegnato Bonucci e che, probabilmente, tra meno di 12 mesi gli consegneranno anche Masiello, Andrea e non Totò l’esterno.

Se la matematica non è un opinione e due più due fa sempre quattro, a Bari, teoricamente, si può incominciare a ricamare su maglie e bandiere il nome di Giovinco. Potremmo paventare anche, con un po di azzardo, che le prossime 48 ore siano quelle giuste, ma in un mercato pazzerello come quello italiano, meglio non sbilanciarci, come ci ha consigliato lo stesso Angelozzi, che ci ha invitato alla calma e alla pazienza.

Aspettiamo, quindi, inermi dinnanzi a questa trattativa che ha e sta animando questa estate biancorossa, mai come questa volta ricca di colpi di scena e ed emozioni.

[Andrea Dipalo – Fonte: www.tuttobari.com]

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