Serie A

Bologna, Mihajlovic: “Se mi avessero chiamato Inter e Juventus avrei accettato”

Le parole dell’allenatore del Bologna nel corso di un’intervista rilasciata all’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport.

BOLOGNA – Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole a cominciare dai titoli delle stagioni in Emilia: “La scorsa stagione potrei definirla ‘La transizione’. C’erano pochi soldi e una situazione difficile visto il covid e e ciò ha un po’ bloccato il processo di crescita del Bologna. Il primo anno è senza dubbio ‘L’impresa’. Per come ci siamo salvati facendo un girone di ritorno d’applausi. L’anno prossimo mi piacerebbe fosse una ‘Scalata’ perché l’obiettivo è quello di scalare posizioni, finire nella parte sinistra della classifica esprimendo un buon calcio e facendo divertire i tifosi”.

Sulle offerte ricevute: “Non ho mai parlato con altri club, ci tengo a chiarire questo. Come ha spiegato l’ad Fenucci eravamo d’accordo di incontrarci l’1 giugno e così è stato ma per me potevamo vederci anche prima. Nel frattempo non ho trattato con nessun club diverso dal Bologna e non sono ipocrita. Se fosse arrivata un’offerta concreta l’avrei tenuta in considerazione. Ma tra i top club girano sempre gli stessi allenatori, in Italia si fatica a dare opportunità. Si cercano allenatori che hanno fatto le coppe ma se non fai parte dei soliti club le coppe non le fai. Ad esempio, De Zerbi e Italiano avrebbero meritato di più dopo le stagioni fatte”.

Su Conte e Inzaghi: “Mi ha stupito la scelta di Conte, è raro vedere un allenatore che vince lo scudetto e se ne va. Chiaramente programmi e ambizioni tra lui e la società non coincidevano più, ma ha dimostrato qualcosa, ossia che si può rinunciare a una panchina importante se c’è qualcosa che non va. Inzaghi è bravo e troverà un solco tracciato, sono contento per lui”.

Sulla Juventus: “Dopo il tentativo di cambiare DNA con Sarri e la scelta della giovane bandiera Pirlo la società è tornata sui suoi passi. Allegri è una certezza e con lui la Juve ripartirà in pole per lo scudetto”.

Alessio Evangelista
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Alessio Evangelista

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