MILANO – Un comunicato ufficiale diffuso sul sito della Figc riporta che il Brescia Calcio Spa é stato pesantemente colpito dalle sanzioni disciplinari decise dal Tribunale Federale Nazionale (TFN), sezione Disciplianre. Il provvedimento ha comportato l’irrogazione di sei mesi di inibizione per Massimo e Edoardo Cellino, rispettivamente presidente e amministratore delegato del club, e una significativa penalizzazione di otto punti in classifica per la società.
La penalizzazione si divide in due parti: quattro punti da scontare nella corrente stagione sportiva e ulteriori quattro da applicarsi nella prima stagione utile, a partire dalla stagione 2025/2026. Questo provvedimento è stato adottato a seguito della constatazione che la società non ha “ritualmente assolto agli obblighi di versamento” di imposte relative all’Irpef e ai contributi previdenziali per un periodo di quattro mensilità.
Come risultato immediato di questa decisione, la classifica della Serie B ha subito un notevole sconvolgimento. Il Brescia, inizialmente attestato a 43 punti, trovandosi ora a 39 punti, rischia la retrocessione in Serie C. Cosenza e Cittadella, rimangono ancorate rispettivamente a 30 e 39 punti, mentre la Sampdoria, con 41 punti, si prepara a disputare i playout contro la Salernitana, attualmente con 42 punti. Il Frosinone, con i suoi 43 punti, é salvo.
A seguito della sentenza di primo grado del TFN, il Brescia ha già annunciato l’intenzione di presentare appello presso la Corte Federale. Tale appello rappresenterà un’opportunità cruciale per il club, il quale ha la possibilità di contestare le sanzioni ricevute. Il secondo grado di giudizio è atteso entro i prossimi giorni, con una calendarizzazione presumibile per martedì 10 o giovedì 12 giugno.
In aggiunta a tutto ciò, la Lega Serie B ha già predisposto le date per i playout, i quali si svolgeranno il 15 e il 20 giugno.
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