Cagliari-Genoa 3-0: si risvegliano gli uomini di Ballardini

Il Cagliari si ricorda di come si gioca a calcio e di cosa vuol dire imporre la legge del S.Elia. Lo fa distruggendo il Genoa, sceso nell’Isola senza idee nè mordente. Finisce 3-0 per i Ballardini boys, che adesso si rilanciano in classifica e soprattutto rinvigoriscono il morale in vista delle prossime due sfide (contro Juventus e Fiorentina). Magari riportando la passione nei tifosi, che anche oggi hanno lasciato quasi deserto lo stadio.

Pronti-via e i padroni di casa fanno capire che tipo di giornata sarà. Cossu agisce bene defilandosi sulla sinistra, Agostini si sovrappone alla grande e dimostra di aver smaltito senza problemi la botta al ginocchio. In mezzo, Nainggolan rende merito alle parole di Ballardini (“ha grande forza fisica, può giocare ovunque”) ed è costantemente in proiezione offensiva. Cos’, i primi 20′ di partita sono uno spettacolo: Nainggolan calcia alto, Cossu e Agostini mettono dentro una serie di cross interessanti che le punte non sfruttano facendo temere la solita giornata di magra.

Invece accade che Cossu riceva palla in area, punti uno spaesato Kucka e si procuri il rigore. Ci pensa Larrivey a presentarsi dal dischetto (chiesto il permesso a Nainggolan) e firmare il vantaggio. I sardi legittimano, Cossu viene fermato da un ottimo Frey (l’unico a salvarsi), Canini si stampa sulla traversa e Ibarbo prepara quello che sarà lo spettacolo del secondo tempo. Giunge la mezzora, e la gara si addormenta: il Genoa non gioca, Gilardino è spaesato e le uniche preoccupazioni di Ballardini sono quelle relative agli errori che non fanno chiudere la partita.

La ripresa comincia col Genoa in avanti, ma le conclusioni sono timide e la verve ligure si spegne presto. In concomitanza con la prodezza di Ibarbo: contropiede in pieno ‘Suazo style’, splendido assist di Cossu e raddoppio realizzato. Arriva anche il terzo gol, con Granqvist che anticipa Larrivey e batte l’incolpevole Frey. In mezzo c’erano stati i tiri alti di Nainggolan e qualche rifinitura sbagliata dagli avanti di casa; quanto basta per far capire la possibile, ulteriore entità del passivo genoano.

L’ultimo quarto d’ora è accademia. Minuti da dedicare ai commenti e alle sensazioni future: il Genoa naviga nei suoi pesanti problemi (la sconfitta di oggi viene dopo l’1-6 di Napoli) che Gilardino non potrà guarire da solo, mentre il Cagliari riprende fiducia e consapevolezza che la qualità per ambire a qualcosa di più dell’anonimato c’è. Oltre a soluzioni tattiche (promosso Ekdal davanti alla difesa) e all’attesa per gli acquisti comunque necessari.

[Fabio Frongia – Fonte: www.tuttocagliari.net]

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