Champion’s League: bianconeri nella tana del Real

È il Real, non un avversario qualunque. È il “Bernabeu”, non uno stadio qualsiasi. Contro una squadra ed in un contesto fuori dalla norma, serve una Juve fuori dai canoni: forse con un nuovo abito (4-3-1-2), sicuramente con una nuova testa (specie dopo gli schiaffi di Firenze). A casa dell’Atletico, Conte ha parlato di rivalsa e provato a cucire un abito diverso per la sua squadra: meglio la difesa a 4 (rientro di Caceres sulla corsia destra, con Chiellini propenso a spostarsi su quella sinistra) per reggere all’urto dell’attacco atomico dei “Blancos”; meglio tutti i gioielli del centrocampo per dare fastidio ai costruttori di gioco avversari e tentare sortite in inserimento (soprattutto con Marchisio spostato tra le linee); meglio Llorente spalla di Tevez, alla ricerca del gol europeo smarrito da 4 anni.

Fuori gli esterni (Isla ed Asamoah), quasi a lanciare un messaggio alla società sulla lacune lacune nelle corsie, in vista del mercato invernale. Che pare già in ebollizione: ieri è circolata con forza la voce dall’Inghilterra che vorrebbe Osvaldo già bloccato per gennaio.

Ma ora frulla altro nella testa di Conte. Difendere i suoi, in primis Buffon: «Gigi è un campione, come calciatore e come uomo. Per me è e sarà sempre una certezza». Poi, avvisarli, se ne avessero bisogno, che «il Real Madrid è una delle formazioni più forti al Mondo: sarà una gara dura, in cui dovremo saper soffrire ma anche essere capaci di fare male».

Dopo, rassicurarli comunque sul proseguo del cammino europeo: «Il risultato del “Bernabeu” non dirà nulla di decisivo sulla qualificazione, che si vinca o che si perda: rimarranno ancora tre gare». Infine, caricarli: «Rispettiamo i rivali nobili, ma non abbiamo nessuna paura. Andremo in campo consapevoli della nostra forza, desiderosi di dimostrare di meritare certi palcoscenici, pronti a dare tutto».

I giocatori avranno recepito tutto? Pare di sì, ascoltando Chiellini: «Abbiamo fatto degli errori difensivi, ma stiamo lavorando duro e siamo certi di ricominciare come in passato. Rispettiamo il Real Madrid, ma vogliamo dimostrare che possiamo fare bella figura nel suo stadio, dove tutti soffrono. Partite come questa possono aiutarti a tirare fuori il meglio e a dare una svolta in positivo».

Ci sarà da ostacolare la corsa di Bale e contenere i dribbling di Cristiano Ronaldo. Ronaldo che ha ammesso di essere stato vicino alla Juve in passato («Era una delle squadre interessate a me, cosa che al tempo mi faceva molto piacere, perché ero giovane e giocavo in Portogallo. Scelsi il Manchester per il suo allenatore e perché pensavo fosse il posto giusto dove crescere») e di temere Tevez («toglierei lui alla Juve»). «Ma parlare soltanto di CR7 e di Bale è riduttivo – ha ammonito Chiellini – Perché tutti i singoli del Real sono fortissimi». E per batterli, serve un’altra Juve.

[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]

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