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Di Carlo: “Parlare il meno possibile fuori e fare i fatti sul campo”

“Dobbiamo salvarci, il tempo delle parole è finito: parlare il meno possibile fuori e fare i fatti sul campo”. Deciso, schietto, senza mezzi termini. In 3 parole Mimmo Di Carlo, allenatore della Sampdoria, in un momento non certo facile della sua gestione. In conferenza stampa, come riporta sampdoria.it, analizza il periodo negativo e si assume le proprie responsabilità riguardo alla sconfitta maturata nel derby:

“Se la gara col Genoa non è stata interpretata nel modo giusto il primo responsabile sono io, poi vengono i giocatori. Ma adesso, tutti insieme, bisogna ripartire e fare il prima possibile punti-salvezza. È questo l’obbiettivo primario. E l’atteggiamento deve essere diverso da quello del derby”.

“I nostri tifosi e il nostro presidente non si meritavano una partita del genere. Ieri ci siamo parlati, c’è stato un confronto nello spogliatoio e ne è uscito che la Samp è il primo pensiero di tutti noi. Se penso al mio futuro? Nient’affatto, ribadisco che penso alla Samp, penso alle energie e alle motivazioni da far ritrovare ai miei giocatori, una partita alla volta, per arrivare a 40 punti. Il tempo delle parole è finito: parlare il meno possibile fuori e fare i fatti sul campo”.

“Il campo è sempre il giudice di tutto. Le qualità ci sono e noi dobbiamo reagire ancora. Ci serve continuità di risultati e di prestazione. La partita col Bologna poteva essere un inizio, il cocente passo falso nel derby ci ha riportato coi piedi per terra. Adesso non ci resta che badare al sodo: dobbiamo essere più cinici e più concreti, la squadra deve fare quello che sa fare anche perché abbiamo dimostrato di poter conquistare punti contro chiunque”.

L’infermeria non aiuta, in questa stagione non è mai stata totalmente vuota e parecchi potenziali titolari si ritrovano acciaccati: “Oltre a Biabiany, ci sono problemi per Lucchini, Tissone e Zauri, probabilmente a Firenze non li avremo. Gastaldello invece sta un po’ meglio. Aspetteremo oggi e domani per cercare di allestire una formazione in grado di fare punti. Macheda? È un ragazzo giovane, bisogna dargli il tempo di crescere. Nel derby non solo lui non ha dato ciò che ci aspettavamo: tutta la squadra e in primis il tecnico ha interpretato la gara con meno agonismo degli altri e questo è inammissibile“.

Infine un accenno al problema, sollevato da molti, riguardante la condizione atletica, che non appare certo smagliante per i giocatori della Sampdoria: “Il problema della condizione atletica non esiste. Sono cambiati i giocatori, qualcuno è stato fuori per infortunio, ma credo che più che il fisico conti l’aspetto mentale, anche perché tre sconfitte in una settimana più il derby hanno fatto male. Ora non ci resta che tirare fuori l’orgoglio e la determinazione contro la Fiorentina. Hanno vinto 4-2 a Palermo e con l’Inter non meritavano di perdere. Montolivo è tornato a livelli importanti, Mutu e Gilardino sono in crescita, hanno ritrovato giocatori e fiducia. Ma a prescindere da questo, i viola troveranno una Samp determinata, che deve farsi trovare pronta per questa partita”.

[Stefano Sommariva – Fonte: www.sampdorianews.net]

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