FIFA, Infantino: “Presto il calendario delle partite internazionali”

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Il nuovo progetto prevede invece un calendario meno intasato nel 2020/21: dall’autunno inoltrato a fine aprile campionato di Apertura (partite di sola andata, ci sarebbe posto anche per un paio di squadre in più), finali di Champions ed Europa League prima di EURO 2020 e Olimpiade, Clausura con date flessibili da stabilire (esempio ottobre 2021-marzo 2022), chiusura con finale play-off tra le vincitrici delle due fasi. Dopo la sosta di un mese, comincerebbe la stagione 2022/23: Apertura da chiudere entro ottobre, per permettere alle Nazionali il ritiro premondiale e, al rientro dal Qatar, Clausura e normale stagione di Champions e coppe, magari con il nuovo Mondiale per Club della FIFA a giugno 2023.

Le parole del presidente della FIFA Gianni Infantino nel corso di un’intervista rilasciata poco fa ai microfoni di Sky Sport.

ZURIGO – Gianni Infantino, presidente della FIFA, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport parlando del calendario delle partite internazionali. Queste le sue parole: “Su un argomento molto importante, cioè il calendario delle partite internazionali, sono felice di informarvi che abbiamo fatto buoni progressi. Confrontandoci con le varie parti interessate siamo più vicini a presentare una soluzione equilibrata, che tenga conto delle sfide e delle esigenze di tutti. Avete visto le raccomandazioni mediche che abbiamo presentato la scorsa settimana, a supporto dell roadmap per il riavvio delle competizioni, che tengano presente il principio più importante: la salute viene prima di tutto. Anche la nuova possibilità di effettuare cinque sostituzioni ha lo stesso scopo: proteggere la salute, in questo caso dei nostri giocatori. La salute pubblica deve restare la nostra priorità, senza dimenticare il benessere di giocatori, arbitri e tutti coloro che partecipano a ogni attività calcistica. Il calcio è già ricominciato o sta per farlo in diversi Paesi. Questo regala speranza per il futuro a noi e a tutti gli appassionati del mondo. Tuttavia dobbiamo anche comprendere e rispettare decisioni diverse da questa, specie da parte di coloro fra noi che hanno ancora bisogno di tempo per assicurarsi che la ripartenza avvenga in modo sicuro per tutti”.