Fiorentina: Pizarro va o resta?

L’addio di David Pizarro sarebbe una perdita pesante per la Fiorentina, inutile negarlo. Il Pek quest’anno è stato un punto di riferimento in campo, il direttore d’orchestra della banda Montella, l’uomo capace di dettare i ritmi di gioco alla spumeggiante squadra viola. Non solo, perchè il cileno è stato anche un leader carismatico dello spogliatoio, uno dei giocatori più esperti. E quando è mancato – tra acciacchi fisici, squalifiche e il lutto familiare – la sua assenza si è sentita eccome. Manovra meno fluida, più prevedibile e risultati sofferti. Limitandosi ai numeri la differenza è netta: la Fiorentina ha giocato 9 partite senza Pizarro ottenendo 3 vittorie (con Bologna e Lazio in casa, poi a Siena alla 36esima), 2 pareggi (a Torino con i granata e in casa col Napoli) e 4 sconfitte (tutte in trasferta con Roma, Udinese, Catania e Bologna). Un bottino di 11 punti per una media di appena 1,22 a gara. Nelle altre 29 giornate, quelle in cui il Pek ha giocato, la media punti è stata di 2,03 a gara.

Ecco perchè la partenza di Pizarro non è augurabile in senso assoluto. Ma allo stesso tempo è anche chiaro che nella Fiorentina di quest’anno non c’era un altro giocatore con le stesse caratteristiche del regista ex Roma. Quando mancava lui, Montella doveva cambiare qualcosa dal punto di vista tattico, inserendo un giocatore di rottura come Migliaccio, oppure adattando Borja Valero (o Aquilani) davanti alla difesa. Soluzioni d’emergenza. Tanto che in vista della prossima stagione Pradè e Macia si erano già mossi per cercare un vice-Pizarro, un giocatore in grado di sostituirlo in caso di assenza, lasciando immutato l’assetto della squadra. Jordy Clasie era stato il giocatore individuato, anche perchè giovane e potenzialmente destinato a raccogliere l’eredità del Pek: per lui erano pronti a spendere 5 milioni di euro, ma l’olandese ha scelto di rinnovare e rimanere un’altro anno al Feyenoord. Adesso che il ‘caso Pizarro’ è esploso, e sembra difficile che possa rientrare, la Fiorentina andrà alla ricerca di un regista titolare (Lodi?) e magari di un secondo giocatore con le stesse caratteristiche, nell’ottica di avere due giocatori di valore per ogni ruolo. E così anche senza Pizarro, sarà una Viola con la stessa mentalità, un centrocampo fantasia e una squadra che cerca il risultato sempre attraverso il gioco.

[Simone Bargellini – Fonte: www.violanews.com]

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