Fuochi: “Col Cesena si dovrà fare la partita”

Il Bologna arriverà domenica prossima al derby con il Cesena dopo due vittorie consecutive contro Chievo e Atalanta, la sconfitta di Palermo e due settimane di sosta. Sosta più utile o dannosa, per i rossoblù? Dannosa, come lo sono quasi sempre le soste, a meno che una squadra non abbia problemi conclamati di infortuni.

Dall’altra parte c’è un Cesena bisognoso di punti e per cui, di fatto, la gara del Dall’Ara è una sorta di ultima spiaggia. Cosa dovrà temere di più il Bologna? L’agonismo del Cesena e la possibilità di potersi chiudere e colpire in contropiede. Al Bologna toccherà fare la partita, che non è mai agevole. Però sono copioni risaputi, credo che Pioli ne avrà parlato con la squadra. E ne riparlerà.

Questo Bologna quanto è Ramirez-dipendente? Tanto, ma qualsiasi squadra dipende dai suoi giocatori più talentuosi. La giocata che fa la differenza risolve spesso le partite. E non sono tanti i giocatori in grado di tentarla e di azzeccarla. Ramirez è tra questi. Detto che, poi, potrebbe essere un iceberg di cui vediamo per ora solo la parte in superficie. Io ad esempio non mi stupirei se segnasse diversi gol. Quelli che ha fatto finora hanno avuto tipologie abbastanza diverse (tiro da fuori, opportunismo, capacità di appostarsi sui calci piazzati) da far pensare che il ragazzo abbia molti doni in serbo, anche su quel piano lì.

Da domenica prossima tornerà a disposizione anche Alessandro Diamanti: lui e Ramirez insieme sono un’arma in più o un lusso che il Bologna non si può permettere? Credo siano, al momento, giocatori abbastanza sovrapposti. Insomma, uno esclude l’altro. Se Pioli fosse così bravo da trovare un ruolo ad entrambi, farebbe un bingo sorprendente, forse neanche dovuto. Il calcio è bello proprio perchè escogita soluzioni sempre diverse e trova quadrature che sembrano, prima, improponibili. La vedo dura, per ora, forse la coppia sarebbe proprio un lusso. Ma i lussi sono ciò che fa più godere, si sa.

Sul fronte societario, i giorni scorsi sono stati caratterizzati dall’acquisto, da parte del presidente Guaraldi, di quote degli altri soci. Si può parlare di situazione più o meno assestata, o potrebbero esserci novità all’orizzonte? Questo silenzio da parte di Zanetti può durare ancora molto?
Guaraldi si avvia a diventare un presidente vero, ossia un uomo solo al comando (o, al massimo, con chi accetta di stargli accanto contando poco). Zanetti, se davvero fosse interessato a rientrare, il passo l’avrebbe già fatto. Evidentemente gli sta bene così.

[Cinzia SaccomanniFonte: www.zerocinquantuno.it]

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