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Gaetano De Rosa: «Il Genoa continua a lavorare per trovare un’identità, ma a Bari credo che vincerà»

Secondo Eugenio Fascetti, Gaetano De Rosa è stato uno dei migliori liberi del calcio italiano. Dubbi in merito ce ne sono pochi, anche se non è mai riuscito a vestire la casacca di un top-club.
Difensore col vizio del gol, che ha saputo guadagnare l’affetto dei tifosi di Bari e Genoa, due delle formazioni in cui ha militato nella sua lunga carriera, conclusasi 365 giorni dopo il ritorno in serie A del Grifone, trascinato più e più volte dalle sue incornate. «Ho fatto il corso da istruttore di base per diventare allenatore. Al momento mi sto occupando di un ambito completamente diverso, lavorando nel settore immobiliare» racconta Gaetano, in esclusiva a Pianetagenoa, convinto che la vita e il calcio abbiano spesso parecchie affinità. «Indubbiamente la vita ci riserva tanti imprevisti, mi piace avere tante porte aperte, capire quale possa essere la mia strada e quello che succederà. Mai dire mai…».

Vita e calcio si intrecciano, come i destini di Bari e Genoa, di fronte domenica prossima al San Nicola.

Gaetano De Rosa, che partita sarà?
«Indubbiamente è un Bari che vede scuro nel tempo. Deve fare punti necessari per sperare, per confidare ancora, contro un destino che sembra segnato dalla retrocessione. Il Genoa, invece, continua a lavorare per trovare una ben precisa identità: come tutte le cose importanti della vita vanno costruite nel tempo, senza forzare il corso degli eventi, cercando di migliorare sempre».

Un anno nel calcio equivale ad un’era geologica, basti pensare che dodici mesi fa Bari e Genoa esprimevano il miglior calcio d’Italia…
«La realtà oggi è diversa, ma, come nella vita, i cicli finiscono e se ne aprono altri importanti. Le cose si costruiscono nel tempo, con una programmazione, come ha detto il presidente stesso (Preziosi, ndr), per cercar di riportare il Genoa in posizioni più ambiziose , lasciandosi alle spalle una stagione con tanti imprevisti e tante novità. Nel frattempo il Grifone può vantare un grande tifo e rilanciarsi tramite questo».

Da difensore, secondo lei, quanto mancano ai “galletti” Bonucci e Ranocchia?
«Sono due giocatori che stanno dimostrando di avere un certo spessore e di essere dotati delle giuste capacità per imporsi nei grandi club e in Nazionale. Sulla realtà del Bari stanno incidendo altri problemi: confermarsi a certi livelli necessita di tanti altri requisiti. Per i biancorossi questa è una stagione difficile, nella quale non sono ancora riusciti a trovare la forza per rilanciarsi».

Aspettava una “rinascita” del genere da parte di Kaladze?
«Assolutamente sì. Kaladze è da sempre un grande professionista. Ha grandi qualità sia come giocatore sia come uomo. Le motivazioni per fare bene le dà sempre lo stadio, insieme ad una maglia storica e di grande prestigio come quella del Genoa. Si sta confermando e sta onorando la sua carriera, sempre giocata ad altissimo livello».

Pronostico secco. Come finisce al “San Nicola”?
«Penso che vincerà il Genoa».

[Fabio Aronica – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]

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