Inter a Genova domenica con una difesa da inventare. Europa in palio

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MILANO – Mister Pioli ha il suo bel da fare. La sua storia all’Inter sembra essere giunta alla fine. Il mese di Aprile è stato decisivo, in negativo, per delineare il suo futuro. 1 punto in 5 gare, ultima nella classifica mensile di Aprile, e addio ai sogni di Champions. Calendario tutt’altro che facile in aggiunta. Come se non bastasse domenica affronta un Genoa con il coltello tra i denti, e dovrà farlo con una difesa da inventare.

Murillo squalificato, Miranda difficilmente potrà recuperare. Disponibili i soli Medel e Andreolli, coppia già vista nel finale di partita contro il Napoli. Potrebbe decidere per spostare D’Ambrosio centrale, o addirittura passare alla difesa a 3 per cercare di rintuzzare gli attacchi dei rossoblu. I problemi però per Pioli sono soprattutto quelli di carattere psicologico; al primo ostacolo i suoi si sono sgretolati, incapaci di reagire. E questo denota una immaturità nell’organico e forse anche nella società, su cui il mister può incidere poco.

Pensieri già al futuro

Poche le possibilità per Stefano Pioli di restare anche l’anno prossimo sulla panchina nerazzurra. Il toto nomi è già iniziato: il sogno si chiama Diego Simeone. L’allenatore dell’Atletico non ha mai fatto mistero di voler un giorno allenare la sua ex squadra. Anche Conte è sul taccuino dei dirigenti nerazzurri per la panchina, ma difficilmente lascerà il Chelsea.

Si fa largo negli ultimi giorni l’ipotesi di Claudio Ranieri, un ritorno che farebbe molto discutere, soprattutto tra i tifosi della beneamata. Gli altri nomi caldi sono quello di Emery, Spalletti e Di Francesco. Al di là di chi sarà il prossimo allenatore dell’Inter, i nerazzurri devono concentrarsi su questo finale di stagione; c’è da raggiungere il 6° posto che può valere l’Europa, quella minore. Una magra consolazione, per una squadra con il budget dell’Inter, partita ad inizio stagione con ben altri obiettivi.