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Inter: buoni segnali dagli Stati Uniti

Sarà anche calcio d’agosto, ma le sensazioni che arrivano dagli Stati Uniti sono ottime. La squadra di Mazzarri appare solida e consapevole delle proprie potenzialità. Sa quando difendere e quando attaccare, con movimenti compatti di ogni reparto, che garantiscono allo sviluppo dell’azione un’incidenza notevole. Non sarà ancora bella, perché manca chi sa dare la qualità, ma l’impressione ricavata dai match con Real Madrid, Manchester United e Roma è quella di un gruppo che ha ben chiaro quale sia l’obiettivo da centrare una volta che scende in campo.

DIFESA DI FERRO – Su tutti Nemanja Vidic, un muro. Non ci voleva un mago per capire quanto il serbo avrebbe fatto comodo al tecnico nerazzurro, ma in pochi se lo aspettavano subito così calato nella parte. Mai giocato nella difesa a tre? All’ex capitano dello United gli sono bastati 10 minuti nel match con il Real per capire e dirigere la linea difensiva. E poi sembra possedere una dote di chiaroveggenza, che gli consente di arrivare prima di tutti con chiusure puntuali anche contro avversari molto più rapidi. Appare cresciuto tanto anche Juan Jesus, così come Andreolli, mentre Ranochia vive ancora di alti e bassi. In attesa di Rolando, il reparto regge alla grande e, non a caso, è stato perforato solo da un bolide di Bale.

CENTROCAMPO IN STAND-BY Aspettando Medel e che M’Vila trovi la forma ottimale, la linea mediana è quella che più di tutte ha subito il contraccolpo del Mondiale. Fuori Hernanes, fuori Alvarez, in ritardo Guarin. Le chiavi della manovra sarebbero dovute essere subito nelle mani di Kovacic, ma il contrattempo fisico ne ha ritardato l’inserimento. Il croato s’è mostrato brillante a Pinzolo e pimpante anche contro la Roma, ma è evidente che il cartello ”lavori in corso” è ancora ben visibile per questo reparto. Molto bene gli esterni, specie Dodò e D’Ambrosio: il primo, per alcuni, è stata una vera e propria scoperta; il secondo, invece, sta confermando il motivo per cui nel gennaio scorso l’Inter ha anticipato il suo inserimento in squadra nonostante un contratto in scadenza col Torino.

ATTACCO LEGGERO – Ma il vero segmento in emergenza della rosa di WM resta l’attacco. Zero alternative a Icardi (combattivo e più pronto in generale rispetto a un anno fa) e il solo Botta a fare da raccordo con la punta di Rosario. Rendimento in crescendo per entrambi, ma va da sé che quando Mazzarri potrà contare su Palacio e Osvaldo (ci siamo quasi per l’ufficialità) sarà tutta un’altra musica. La pochezza di alternative, comunque, non ha impedito al tecnico toscano di provare combinazioni alternative, che magari torneranno utili nel corso della stagione. Insomma, un’Inter convincente e convinta, di tutt’altra pasta rispetto a quella timida e titubante di 12 mesi fa. Sarà anche calcio d’agosto, ma partire col piede giusto non ha mai fatto male. E si sa quanto sia importante cominciare una stagione con un ambiente sereno e ambizioso.

[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]

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