Inter e Juve, il coraggio delle idee. Ecco la lista della spesa bianconerazzurra. Napoli, è Quagliarella il tuo orgoglio

I soldi son finiti, non ci resta che piangere. E non ci resta che affidarci alle idee. Quelle sono tante, milioni di milioni. Come tanti sono i giovani dirigenti che saranno famosi, ci affidiamo a loro per colmare il gap con l’Europa che avanza. Piero Ausilio e Fabio Paratici: svegli, rampanti, gli occhi anche dietro la schiena, un passato da osservatori privilegiati, un futuro da manager, Inter e Juve possono stare tranquille, è roba buona. Oggi lavorano ai fianchi di Marco Branca e Beppe Marotta, sono gli uomini più fidati, quelli che hanno costruito i successi giovanili di Inter e Samp.

Ausilio sarà per Moratti l’erede di Oriali, Paratici invece sarà il rimpianto di Garrone e per portare Pazzini alla Juve adesso Marotta dovrà fare gli straordinari. Ausilio e Paratici, il nuovo che avanza, il compito adesso di non sbagliare la pagella tecnica dei più grandi, una bella responsabilità. Ma anche una scommessa da vincere per raggiungere presto il livello di chi -come in Germania- ha costruito per esempio un vero e proprio trionfo. Vi stupisce Ozil ? Non fermatevi ai successi tedeschi in Sudafrica.

Pensate a questo dato e capirete perché: la Germania è campione in carica under 17 e under 21, in più la prima squadra ha un’età media che può durare ancora almeno per un mondiale sfiorando appena i trent’anni. E’ora dunque di metterci al passo, di lanciare Destro e i suoi fratelli, di puntare sul vivaio come ha fatto Guardiola con il Barcellona, come fece il primo Milan della triade Berlusconi-Galliani-Sacchi. C’erano gli olandesi è vero, ma c’erano anche quelli cresciuti in casa che hanno fatto la storia (Baresi, Costacurta, Maldini, Donadoni, Tassotti, mi perdoneranno quelli che non ho citato) e adesso ci vorrebbe lo stesso coraggio per rischiare un’altra rivoluzione.

Per far vincere le idee contro la crisi, è l’unica soluzione. Nel frattempo, aspettiamo i soliti colpi. Aspettiamo che Maicon vada al Real (perché ci andrà) e che Kolarov lasci la Lazio, speriamo rimanga nel nostro campionato: Del Neri lo ha messo in cima alla sua lista di terzini sinistri, la Juve ha memorizzato e prende però in considerazione anche altre ipotesi per non farsi trovare spiazzata. Coentrao, Taiwo, Clichy, l’erede di Grosso dovrebbe uscire da questa lista, così come l’erede di Maicon non sarà un altro specialista della fascia destra ma di quella opposta.

Il sogno porterebbe a Londra, sponda Tottenham, fa rima con Bale, il massimo in quel ruolo. Se l’Inter lo prende, saremo pronti ad alzarci in piedi per la standing ovation. Sarà dura e allora la sfida con la Juve si ripeterà per Kolarov (attenzione anche a City e Real) e forse per Taiwo, Bastos infatti è considerato troppo offensivo, come Vargas. Che a questo punto rischia seriamente di restare a Firenze. Resterà a Napoli invece Fabio Quagliarella: il gol, quel gol, l’accoglienza della sua gente, le lacrime, la voglia di imporsi ancora nell’azzurro del suo cuore valgono più dei milioni –tanti- offerti dai russi. Lì i soldi non son finiti. Ma non potranno mai comprarsi l’anima e l’orgoglio dell’unico italiano che per un attimo ci ha fatto dimenticare la crisi del nostro calcio. 

[Gianluca Di Marzio – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]

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