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Inter-Milan: la chiave tattica

Dopo la vittoria rotonda e inaspettata sul Barcellona nell’andata degli ottavi di finale di Champions, il Milan si rituffa nel campionato, dove ad attenderlo c’è una partita per niente banale e ricca di spunti e motivazioni particolari: il Derby di Milano infatti è una sfida da sempre affascinante, ricca di storia e mai uguale agli altri match. Una sfida nella sfida, un confronto che da sempre fa storia a sè, una partita che nessuna delle due squadre vuole perdere al di là delle esigenze di classifica. Sarà come al solito la sfida degli ex: da una parte Mario Balotelli, dall’altra Antonio Cassano costituiranno quasi sicuramente i bersagli più gettonati da parte delle due curve. Servirà quindi sangue freddo per non cedere alle provocazioni, contando il fatto che i due potrebbero costituire l’ago della bilancia della sfida: in Balotelli infatti il Milan ha riposto, per ora con successo, le grandi speranze di rimonta in campionato, e anche Domenica sera ci sarà grande attesa attorno alla prestazione del Centravanti, che come detto è un calciatore in grado di risultare determinante ai fini del risultato finale.

L’AVVERSARIO – L’Inter di Stramaccioni, dopo una partenza decisamente positiva in campionato, ha attraversato un momento grigio che l’ ha allontanata dalle primissime posizioni della classifica. Sull’inversione di marcia, molti fattori hanno inciso: l’ambiente è stato frastornato dal caso-Sneijder, la sfortuna e la stanchezza hanno tolto alcuni uomini chiave al giovane allenatore, causando un deciso calo nel rendimento. Ad oggi quindi rispetto al Derby di andata la situazione è esattamente opposta: il Milan di oggi sembra una squadra con delle certezze granitiche, mentre l’Inter sembra dover convivere con la ricerca di una nuova identità. Le assenze saranno determinanti sulla scelta della strategia da parte di Andrea Stramaccioni: infatti l’infortunio di Milito ha tolto al tecnico un giocatore fondamentale per il modo di giocare dell’Inter. Milito era infatti un calciatore d’esperienza, in grado di costituire un punto di riferimento sia per i propri compagni che per la manovra offensiva, e cosa più importante, era l’unica prima punta di ruolo nella rosa nerazzurra. Senza l’Argentino Stramaccioni sarà costretto ad affidarsi in fase offensiva alla velocità di Rodrigo Palacio e alle intuizioni nell’ultimo passaggio di Antonio Cassano, uno dei tanti ex della stracittadina. Contro il Cluj è molto probabile che Stramaccioni abbia fatto le prove generali per il Derby: l’allenatore ha infatti presentato un attacco molto mobile, capace di non dare punti di riferimento alla retroguardia avversaria, con Cassano nel ruolo di centravanti mascherato, in realtà libero di allargarsi per favorire gli inserimenti da dietro. La sfortuna inoltre ha tolto all’Inter anche Andrea Ranocchia, altro giocatore molto importante in situazioni di palla inattiva, da sempre punto forte dei nerazzurri e tallone d’Achille dei rossoneri.

LA CHIAVE TATTICA – Per queste ragioni, mi aspetto che Stramaccioni imposterà una partita molto attenta dal punto di vista tattico, lasciando deliberatamente al Milan la possibilità di fare la partita. L’inter punterà molto sulle azioni di rimessa, cercando di sfruttare al massimo la velocità di Palacio e le situazioni di palla inattiva, nelle quali può contare su molti giocatori abili anche se dovrà rinunciare a Ranocchia. Contro l’Inter va da sè quindi che i rossoneri non potranno ripetere dal punto di vista tattico la partita fatta contro il Barcellona. Dovrebbero infatti avere il controllo del possesso e probabilmente il loro baricentro sarà più avanzato di quello avversario: bisognerà quindi aver cura di non sbagliare gli appoggi e di gestire con attenzione il possesso palla, per non concedere azioni di rimessa agli avversari. Sui calci da fermo invece sarà necessario provare con attenzione le diverse situazioni di gioco: ricordo che già all’andata infatti il Derby venne deciso proprio da una situazione di calcio da fermo.

Ma l’aspetto peculiare di questo Derby, come in tutte le stracittadine del resto, sarà costituito dall’elemento psicologico: il Derby è infatti una partita molto particolare e non è un caso che spesso chi parte sfavorito poi riesca ad avere la meglio. Al di là delle tattiche infatti conteranno moltissimo le motivazioni e l’attenzione che verrà messa in campo. Da questo punto di vista bisognerà essere bravi a sfruttare a proprio vantaggio la spinta psicologica che può derivare dal successo sul Barcellona. La sfida contro i catalani infatti potrebbe essere un’arma a doppio taglio: da una parte potrebbe costituire un elemento galvanizzante per la squadra rossonera, ma dall’altro la vicinanza con una partita del genere potrebbe aver tolto energie nervose o potrebbe far passare il Derby come una partita meno importante del solito all’ambiente rossonero. L’Inter invece avrà la psicologia dalla sua parte: è una squadra ferita, alla ricerca di una prova d’orgoglio dalla quale trarre nuova linfa per riprendere un cammino costante in campionato. Sarà dunque determinante il lavoro in questo senso svolto da Allegri, il quale dovrà essere bravo a tenere alte le motivazioni e l’attenzione da parte dei suoi ragazzi.

DA SCHIERARE – Niang, De Sciglio e Balotelli sono tre giocatori che non sono scesi in campo Mercoledì. Molto probabilmente Allegri li ha risparmiati in vista di questa importante sfida di campionato. Il Milan dovrà necessariamente puntare sulla loro freschezza, dal momento che i compagni potrebbero trovarsi in difficoltà dal punto di vista fisico con il passare dei minuti. Altro ago della bilancia, in una partita dove sarà importante la gestione del possesso, sarà inevitabilmente rappresentato dalla prestazione di Riccardo Montolivo, chiamato a confermarsi sui livelli di eccellenza a cui ci ha abituato in questo periodo. In chiave difensiva, molta curiosità sarà per la prestazione di Kovacic: il talentino del centrocampo nerazzurro potrebbe essere insieme a Guarin l’osservato speciale; da uno di questi due nomi potrebbero nascere i pericoli nerazzurri. Proprio per questo potrebbe essere una mossa importante in chiave difensiva schierare nei tre di centrocampo Kevin-Prince Boateng, che dopo le recenti prove sembra aver ritrovato lo spirito battagliero di un tempo: in quella zona del campo il Milan avrà bisogno di un giocatore in grado di non far ragionare i portatori di palla avversari.

DA EVITARE – Fondamentalmente, come già detto, sarà da evitare un rilassamento psicologico. La squadra deve scendere in campo determinata, consapevole che il tandem di impegni contro Inter e Lazio potrebbe rivelarsi determinante per la lotta al terzo posto. Difficile indicare anche i giocatori giusti, al di là di quelli già menzionati, a completamento dell’undici che si opporrà all’Inter: anche in questo caso infatti è importante capire le condizioni dei singoli dopo lo sforzo fisico e nervoso di Mercoledì sera, e questa è una valutazione che può compiere solamente Massimiliano Allegri.

[Alessandro Alampi – Fonte: www.ilveromilanista.it]

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