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Inter-Siena 2-1: una doppietta del “Principe” avvicina al terzo posto

Non sarà la migliore Inter della stagione quella che ha battuto il Siena, ma certamente neanche la peggiore. Di questi tempi la vittoria è già un bel traguardo e la media-punti di Stramaccioni è di tutto rispetto. Contro il Cagliari il bottino poteva essere anche maggiore, ma comunque sono 7 punti in tre partite. E la corsa al terzo posto si riapre.

PASSO AVANTI – Rispetto alla partita di Trieste contro i sardi, è sicuramente un passo avanti importante. Sabato era mancata un pò di brillantezza e la manovra era troppo compassata, con la squadra molle. Contro il Siena si è vista un’altra musica: buona partenza nei primi 10 minuti, ma è arrivato puntuale il gol di D’Agostino per una disattenzione di Samuel. La squadra però ha saputo ribaltare il risultato e questo è importantissimo: i giocatori sono ritrovati dal punto di vista psicologico. Anche contro il Cagliari e contro il Genoa, la squadra aveva reagito ai gol avversari.

DIFESA E DINAMISMO – Il prossimo passo sarà non subire più gol: blindare la porta e gestire con più calma la partita. I gol subito si stanno dimezzando partita dopo partita: quattro all’esordio, due a Trieste e uno ieri sera. Piccoli segnali di miglioramento, anche se la difesa e la fase difensiva devono ancora trovare l’equilibrio giusto. Migliora anche il centrocampo, con un Obi molto positivo. A Udine, contro una squadra che fa del dinamismo l’arma principale, Stramaccioni potrebbe pensare di schierare solo uno tra Stankovic e Cambiasso (fino ad ora sempre in campo) con due tra Obi, Guarin e Poli come interni di centrocampo.

DA RIVEDERE – Oltre alla difesa, che deve migliorare, Stramaccioni deve insistere su alcune cose nei prossimi giorni. La manovra è troppo lenta e in orizzontale. Un difetto che emerge soprattutto in casa: questo permette agli avversari di prendere posizione e così facendo diventa più difficile segnare. Servono più cambi di gioco e più velocità. Il 4-3-3 sta miglioramento, ma forse non ci sono gli interpreti giusti. Alvarez è apparso non al meglio, sia fisicamente che psicologicamente, ma anche tatticamente. Con il futuro rientro di Sneijder, ma anche per poter schierare insieme Pazzini e Milito o Forlan da seconda punta e non più da ala, Stramaccioni potrebbe pensare a un 4-3-1-2. L’Inter non dispone di veri esterni d’attacco in rosa. Da correggere anche l’approccio alla partita: contro il Cagliari Astori ha segnato dopo pochi minuti, stessa storia contro il Siena. L’Inter poi ha dovuto rimontare. A Udine sarà senz’altro più difficile rimontare a uno svantaggio, quindi segnare per primi sarebbe fondamentale.

SE NON CI FOSSE LUI… – Diego Alberto “El Principe” Milito. Tra nomi e soprannomi, un solo significato: Milito vuol dire gol. Sembrava finito, gli hanno dato pure il Bidone d’Oro. Il Principe risponde segnando ogni domenica: il suo 2012, ad oggi, è mostruoso. E anche contro il Siena la sua doppietta è decisiva. Con Stramaccioni ha segnato 6 gol in tre gare, ma era stato Ranieri ha dargli fiducia fino a quando si è sbloccato. E poi non si è più fermato.

[Guglielmo Cannavale – Fonte: www.fcinternews.it]

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