Juventus, Chiellini: “Tra due anni smetto, magnifico rapporto con Koulibaly”

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Juventus-Napoli a rischio rinvio: la posizione dei bianconeri

Alcuni estratti dal libro di Chiellini “Io Giorgio”, nei giorni scorsi la polemica tra il difensore della Juventus con Felipe Melo e Balotelli.

TORINO – Continuano a venir fuori altri estratti dal libero di Chiellini “Io Giorgio”. Dopo la polemica tra il difensore della Juventus, Balotelli e Felipe Melo, divampata nei giorni scorsi, ecco altri aneddoti da parte del capitano bianconero a partire dal suo futuro: “Dopo l’infortunio non ho mai pensato di non tornare forte com’ero prima, ma soltanto che mi toccherà giocare un anno in più perché questo 2020 conta a metà. Arriverò fresco come una rosa al finale di stagione, e non spappolato come al solito da trenta o quaranta micidiali partite. Il dubbio su come proseguire o non proseguire la carriera me lo sono tolto all’istante: continuo, naturalmente, e continuo con la Juve, perché non si lasciano le cose a metà. Mi dovranno sopportare ancora. Poi, tra un paio d’anni dirò basta”.

Sull’infortunio ha dichiarato: “Certo che ho sofferto, come tutti, ma è stato anche bello. Importante, lo è stato di sicuro. Mi hanno chiamato tutti, a cominciare dai compagni. Avrò letto centinaia di messaggi, alcuni li aspettavo, altri meno, altri ancora per niente. Mi ha fatto molto piacere leggere quello di Javier Zanetti, non l’avevo mai sentito prima. Un altro che non mi aspettavo è stato Pepe Reina, l’ex portiere del Napoli, che ha trovato parole molto belle; altri giocatori del Napoli mi hanno chiamato, per esempio Insigne e Koulibaly, però con loro c’era già un rapporto diverso, con Reina no. Koulibaly lo stimo tanto e ho avuto modo di parlarci, di capire che tipo di persona si”.

Sul profondo rispetto per Koulibaly: “Tornando a Koulibaly, ripenso al nostro abbraccio sul prato dell’Allianz Stadium dopo il suo autogol in Juve-Napoli del 31 agosto. Per come sono fatto, quel mio gesto mi è quasi dispiaciuto, forse sarebbe stato meglio abbracciarci nello spogliatoio e tenere questa cosa solo per noi. Ma è venuto spontaneo, ho cercato Kalidou andando verso di lui con le stampelle. La sera prima mi aveva scritto ‘In bocca al lupo’: con lui c’è sempre stato un magnifico rapporto. Un giocatore così forte, una persona così buona che al 92’ di una sfida chiave commette un errore del genere! Vederlo con quella faccia mi ha sciolto: ho sentito che dovevo dirgli due parole di conforto, niente di più. ‘Sei il più bravo, capita a tutti di sbagliare, continua a lavorare come sai e tutto passa.’ Il mio orgoglio e la mia speranza sono poter essere un calciatore di tutti, non solo degli juventini”.